Una comunità intera piange Lorenzo: “Era un ragazzo d’oro”

Lorenzo Giudici, 17 anni, era molto conosciuto nel suo paese, ma anche in quelli vicini, dove il giovane intratteneva rapporti di amicizia, volontariato, tempo libero. Tutti si stringono intorno a mamma Monica, papà Valentino e alla sorella minore Sara

lorenzo giudici

«Lorenzo era un ragazzo d’oro». Lo ripetono tutti, increduli, commossi e devastati dal dolore per una tragedia enorme.

La notizia dell’incidente stradale nel quale ha perso la vita Lorenzo Giudici, 17 anni, di Barasso, ha sconvolto una comunità intera: il suo paese, ma anche quelli vicini, dove il giovane intratteneva rapporti di amicizia, volontariato, tempo libero. Tutti si stringono intorno a mamma Monica, papà Valentino e alla sorella minore Sara.

Don Giuseppe Cadonà, coadiutore della comunità pastorale di Sant’Eusebio, ricorda con affetto sincero Lorenzo: «Era un ragazzo responsabile, attento e disponibile. Quando si prendeva un impegno faceva di tutto per portarlo a termine. Faceva l’educatore in oratorio, era un ragazzo che aveva fede, si faceva tante domande e cercava le risposte. Aveva tanti amici che gli volevano bene: saputa la notizia si sono ritrovati in chiesa a Casciago a pregare. Io ho un legame di amicizia con la sua famiglia, era stato a Parigi a trovarli nei loro tre anni di vita in Francia: era tornato quest’anno per terminare gli studi. In questo momento chiediamo una preghiera fervorosa e profonda per la sua famiglia».

Lorenzo, classe 2001, frequentava l’ultimo anno all’Isis “Edith Stein” di Gavirate: era un anno avanti negli studi e avrebbe dovuto affrontare l’esame di maturità. Con la sua moto ogni giorno andava a prendere e riportava a casa la fidanzata.

L’intera comunità dell’istituto Stein di Gavirate è sconvolta. La notizia della morte di Lorenzo è arrivata quasi subito: «Non ci volevo credere – commenta la dirigente Francesca Franz -, non ci poteva credere la sua docente che lo aveva visto fino a pochi istanti prima, sorridente e attento come sempre». Lorenzo era stato a Parigi per tre anni ed era rientrato a settembre iscrivendosi in quinta liceo scientifico: «Un ragazzo bravo, serio, determinato – racconta la dirigente – era stato capace di inserirsi nel gruppo facilmente». Domani, mercoledì 15 maggio, lo spettacolo teatrale allo Stein è annullato. Gli studenti del laboratorio teatrale avrebbero dovuto presentare lo spettacolo di fine corso, ma nessuno se la sente: «Domani dovremo capire, tutti insieme dovremo accettare questa tragica realtà – spiega Francesca Franz – la nostra comunità affronta il terzo lutto quest’anno e non è affatto facile».

«Era un ragazzo fantastico, si impegnava e se non riusciva chiedeva aiuto finchè non raggiungeva l’obiettivo, a scuola come al campo – racconta commosso Giuseppe Giardino, allenatore della squadra del Csi Luvinate dove Lorenzo giocava a calcio -. Ricordo ancora quando ha preso la moto e me l’ha fatta vedere, orgoglioso. Di solito giocava a centrocampo, ma quando ci mancava il portiere è sempre stato il primo a proporsi, per il bene della squadra. È una notizia che mi devasta, guardo e riguardo la foto e non ci voglio credere. La sua disponibilità, il suo impegno e soprattutto la sua educazione resteranno indelebili nei nostri ricordi. Questo è il pensiero mio e dei suoi compagni di squadra».

«Una famiglia molto conosciuta, sia la mamma che il papà appartengono a famiglie storiche del paese, attivi nella comunità». È incredulo anche il sindaco di Barasso Antonio Braida che ricorda il ragazzo, figlio di Monica Cassani presidente della cooperativa che gestisce l’asilo nido: «Il nonno di Lorenzo, Luigi Cassani, è stato consigliere, assessore e anche sindaco di Barasso, molto presente e apprezzato in paese».

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