Cuore e organizzazione minuziosa: Gavirate accoglie il meglio del remo paralimpico

Tra il 17 e il 19 maggio si disputa la 13a edizione della Regata Internazionale di pararowing, ma intanto la società ospita anche il "campus" per i Paesi emergenti. In acqua anche i master e i giovani per un totale di almeno 1.500 atleti

Rowing e pararowing ai mondiali

A Gavirate il prossimo fine settimana – tra venerdì 17 e domenica 19 maggio – sarà tutto a colpi di remo. Il bacino gaviratese infatti torna a ospitare la grande regata internazionale dedicata al canottaggio paralimpico, giunta alla 13a edizione, alla quale il club locale del presidente Giorgio Ongania ha affiancato altri due appuntamenti importanti, il meeting nazionale giovanile e la 10a regata master internazionale valida come “Trofeo Spozio”.

Uno sforzo organizzativo, presentato oggi (lunedì 13) nella sede della Canottieri Gavirate, che porterà sulle rive del lago di Varese oltre 1.500 atleti tra i vari appuntamenti a conferma della centralità che ha questa disciplina sportiva nella nostra provincia, tanto sul lato agonistico quanto su quello dell’attrattiva turistica.

A Gavirate l’afflusso di atleti, tecnici e accompagnatori è già iniziato: nel centro sportivo si registra fin d’ora aria internazionale, grazie anche alla presenza di circa 90 vogatori paralimpici impegnati nel cosiddetto “Campus” organizzato dalla federazione mondiale del remo (la FISA) per le nazioni che vogliono inserirsi nel gruppo olimpico. Squadre emergenti o esordienti tra cui spiccano quelle di Sudan e Libia, Paesi dove ogni passo in avanti nel mondo dello sport disabile va salutato con grande entusiasmo e interesse.

«Ci teniamo a fare bene e siamo pronti a regalare un’altra grande manifestazione dal punto di vista organizzativo – spiega il presidente Ongania – A Gavirate il canottaggio è davvero uno sport per tutti, e per questo motivo negli anni abbiamo fatto crescere tutto il movimento, a partire anche dalle infrastrutture pur messe a dura prova da eventi atmosferici, come il vento, che ultimamente ci hanno creato qualche difficoltà. Però ho la fortuna di essere circondato da tanta gente dal grande cuore, i volontari che ogni giorno lavorano ai nostri progetti e che permettono di dare al nostro territorio un evento come la regata internazionale e tutto ciò che le sta attorno».

Saranno circa 200 gli atleti paralimpici impegnati nel clou ma, come detto, ben più numerosi saranno i partecipanti agli altri eventi remieri posizionati accanto alla regata di pararowing che rimane un momento fondamentale nella vita del club rossoblu: «Con la FISA c’è un ottimo accordo e mi auguro che i vertici internazionali escano ancora più convinti della serietà della nostra organizzazione – prosegue Ongania – Nel 2020 la manifestazione si terrà di sicuro e servirà ad assegnare alcuni pass “di rincorsa” per le Paralimpiadi di Tokyo, poi si vedrà perché la FISA compilerà il calendario del quadriennio successivo. Ma per quanto ci riguarda non c’è dubbio: vogliamo proseguire a organizzare questa manifestazione a Gavirate».

A contorno della parte sportiva, Ongania e il suo staff vanno fieri di un’altra scelta effettuata in questi mesi: «La maglietta celebrativa di questo evento è realizzata da “Pappaluga”, brand di abbigliamento legato a un progetto che permette di lavorare a numerosi ragazzi disabili». Il massimo per una regata che vede in prima fila atleti che oltre al normale sacrificio sportivo, spesso sono costretti a superare ulteriori barriere e che ci riescono con il sorriso sulle labbra.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Maggio 2019
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