La mostra di Bennati inaugura il Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea dell’Insubria

Si chiama Crisac e ha in programma una serie di mostre accolte nel Rettorato a Varese

Arte - Mostre

Il nuovo Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea, diretto da Andrea Spiriti, si presenta venerdì 17 maggio con il primo evento dedicato allo scultore Gianluigi Bennati «Arte come catarsi esistenziale» si inaugura con un vernissage aperto al pubblico alle ore 10 negli spazi del Rettorato dell’Università dell’Insubria, in via Ravasi 2 a Varese.

Dedicata allo scultore milanese vissuto a lungo a Gazzada, l’esposizione, che sarà visitabile fino al 19 luglio, rientra nell’ambito delle attività scientifiche e divulgative del nuovo Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea (Crisac) dell’Insubria.

La direzione del Centro è di Andrea Spiriti, professore ordinario di Storia dell’arte moderna, che spiega: «Il Crisac, afferente al Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio, Disuit, nasce con l’intenzione di far dialogare l’Insubria con il territorio, sul grande tema dell’arte contemporanea, attraverso un centro di ricerca che convogli le migliori energie in dialettica con i musei e le fondazioni d’arte di area varesina e comasca».

Primo frutto di questo positivo confronto è la realizzazione di una serie di mostre accolte nel Rettorato a Varese, dove lo scorso autunno un’esposizione di 27 artisti varesini ha celebrato i 20 anni dalla fondazione dell’Ateneo (1998-2018). è proprio partendo da questo solido nucleo di personalità del mondo dell’arte e della creatività, ben radicati sul territorio, che ha inizio la periodica attività espositiva del Crisac. Dopo la monografica su Bennati (1929-2011), seguirà una esposizione sul pittore, scultore e soprattutto designer Ambrogio Pozzi (1931-2012).

Anche il nuovo logo del Centro vanta una firma d’autore: quella dell’artista Francesco Cucci, di cui l’Ateneo possiede già alcuni lavori. In parallelo all’attività espositiva, il Rettorato, a partire da questa estate, ospiterà il nuovo allestimento di parte delle opere d’arte della collezione permanente di Ateneo, destinata a crescere proprio grazie alle donazioni derivate dalle mostre passate e future.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Maggio 2019
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