La nuova sede dei servizi ATS e la riqualificazione di parcheggio e immobili vuoti da gestire

Angelo Veronesi, capogruppo Lega in consiglio comunale, commenta lo spostamento dei servizi Ats in un unico spazio

Saronno - Lega Nord

Il nuovo edificio dell’Agenzia di Tutela della Salute ATS dell’Insubria ha consentito il trasferimento di tutti i servizi che erano in capo all’ASL e che erano distribuiti in tutta Saronno nelle sedi di via Manzoni, via Prealpi e via Tommaseo, riuniti in un unico spazio tutti i servizi socio‐sanitari.

«Il nuovo edificio saronnese dell’ATS Insubria della Valle Olona è dotato di un comodo parcheggio per gli utenti, realizzato grazie ai risparmi realizzati dall’assessore al bilancio Pierangela Vanzulli e alla lungimiranza del sindaco Alessandro Fagioli, che ha fatto sistemare il parcheggio molto prima che gli uffici dell’ATS aprissero. Siamo di fronte ad un passaggio importante per i servizi socio‐sanitari dell’area saronnese che confermano l’importanza di Saronno nella rete socio sanitaria regionale – commenta Angelo Veronesi, capogruppo Lega Nord Lega Lombarda per l’indipendenza della Padania di Saronno -. Ringraziamo la Regione guidata dal Presidente Attilio Fontana e l’impegno del consigliere regionale Emanuele Monti per aver realizzato in tempi rapidi questa opera di interesse per i cittadini dell’intero territorio del saronnese. È importante riconoscere che, quando gli Enti locali collaborano, i risultati arrivano. È importante segnalare che l’edificio di proprietà comunale in via Manzoni, ex sede dell’ASL ed ex sede di un asilo comunale, torna ad essere disponibile per la città. Bisogna chiedersi a cosa serva questo edificio. La città ha bisogno di soldi per costruire una nuova scuola, la Rodari e ristrutturare gli edifici scolastici esistenti. Ci troviamo ad un bivio; è il momento di una scelta importante per la città. Due secoli fa l’amministrazione comunale decise di sacrificare il parco di Palazzo Visconti per costruirci dentro la scuola Leonardo da Vinci e l’Ospedale. Scelta condivisibile anche oggi a fronte dei vantaggi per i cittadini in termini di servizi pubblici. I saronnesi hanno però rinunciato ad uno spazio verde a fronte di un maggiore interesse pubblico. Oggi ci troviamo di fronte ad una scelta: quella di lasciare questo edificio vuoto, difficilmente recuperabile per mancanza di fondi economici, oppure sfruttare le potenzialità edilizie del terreno su cui sorge e usare i soldi ricavati dalla vendita all’asta per costruire e ristrutturare le scuole saronnesi. Da una parte bisogna considerare il valore affettivo che questo edificio può avere per i saronnesi anziani che andavano all’asilo in via Manzoni, dall’altra bisogna considerare le necessità dei cittadini di oggi e l’importanza di non doverci trovare di fronte ad un nuovo edificio fatiscente in pieno centro».

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Pubblicato il 13 Maggio 2019
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