Portare la musica in ospedale fa bene alla salute

Gianni Spartà, presidente della Fondazione il Circolo della Bontà, spiega com'è nata l'idea di portare Flavio Premoli e la PFM in concerto nella Music Hall dell'ospedale di Circolo

gianni spartà

«È come se la Carrozza di Hans il mercante imboccasse il lungo corridoio della hall d’ingresso all’ospedale di Circolo di Varese e scaricasse un dono straordinario accanto a un pianoforte messo lì, vicino a una fioriera, perché chiunque abbia talento lo suoni, donando ai malati la bellezza della musica. Non potevo immaginare, e la cosa mi emoziona, che un giorno su quei tasti avrebbe posato le mani Flavio Premoli, principe della Premiata Forneria Marconi». Gianni Spartà, presidente della Fondazione il Circolo della Bontà, non sapeva che le vie della musica sono infinite, proprio come quelle tracciate dalle parole, vie che il giornalista conosce bene.

Una di queste lo ha condotto dritto dritto tra gli spartiti di uno dei grandi della musica italiana, per di più varesino, che di quell’ospedale è stato paziente. «Lo faccio, lo voglio fare, lo devo fare» ha risposto Premoli alla richiesta della fondazione, rilanciando subito sull’offerta: «Porto anche parte della band con le chitarre acustiche. Suono per quanti non potranno esserci la sera al concerto in teatro». E loro ti saranno grati perché visitare gli infermi è comandamento non solo per chi crede.

«Prendersi cura dei luoghi in cui ci si cura – sottolinea Spartà – è la pietra sulla quale poggiano i muri della nostra fondazione, che non a caso ha nel nome la parola Bontà, la più idonea a trasmettere un messaggio solidale e rilanciare la cultura di lasciti e donazioni. Affiancare con risorse private la sanità pubblica per migliorare la qualità del tempo trascorso in una camera d’ospedale è la nostra missione».

Una missione che a partire dal 2011 è stata coniugata aprendo biblioteche, istallando televisori e collegamenti Wi-Fi gratuiti per i ricoverati, organizzando con gli splendidi volontari dell’Avo un servizio d’accoglienza e accompagnamento, ogni giorno dalle 7 alle 11, con carrozzine che si prendono come i carrelli del supermercato in punti strategici dei nostri ospedali. “Serve un passaggio?” Chiede il campione di basket Aldo Ossola – icona della varesinità sportiva e virtuosa – sul manifesto pubblicitario all’ingresso dell’ospedale.

Nessuno è pagato. Non profit puro. Come quello della Premiata Forneria Marconi e di Flavio Premoli, che porteranno le loro note nel quartiere di Giubiano, dominato dalla villa abitata dal tenore Francesco Tamagno. Musica classica e musica pop, storia e presente si intrecciano sulle vie della solidarietà.

Il pianoforte solidale in queste settimane ha richiamato allievi dei licei musicali della zona che il sabato e la domenica si esibiscono nella hall, applauditi dai pazienti. E e parole scritte sul quaderno della Music Hall non lasciano dubbi sul loro apprezzamento: «Mi avete regalato gioia e serenità». Una signora seduta su una poltroncina il giorno in cui è venuto Memo Remigi a inaugurare lo strumento si è avvicinata e ha confidato: «Aspetto notizie dalla sala operatoria. Mio marito è sotto i ferri. Per un quarto d’ora ho ascoltato canzoni e non ho pensato ad altro. Grazie».

«Il grazie preventivo, caro Flavio, lo giriamo a te e ai tuoi – conclude Spartà – Credo che martedì 21 maggio alle 16,30 più pazienti ci saranno al concerto della PFM, ma anche medici e infermieri, più avremo conferma che la formula del “prendersi curafa bene alla salute. E che una hall s’è trasformata in Music Hall».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2019
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