“Sport si può”, chiusura positiva per l’anno 2019

Ben 250 minori con difficoltà motorie, sensoriali e intellettivo-relazionali della provincia di Varese hanno frequentato il progetto della Polha

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Ancora un mesetto e poi finiranno le scuole. Per gli alunni disabili che quest’anno hanno avuto la possibilità di prender parte al progetto “Sport si può” sarà il momento di salutare anche le piscine e gli istruttori che li hanno accompagnati in questa incredibile avventura che è il nuoto.

Il progetto, della durata di 5 mesi, è stato promosso dalla Polha Varese, la polisportiva dilettantistica per disabili che, pur annoverando tra le sue fila molti campioni paralimpici, non si dimentica dell’attività di base.

Infatti oltre a organizzare quotidianamente gli allenamenti per i suoi agonisti in 10 diverse discipline sportive, la Polha promuove attraverso il suo Centro di Avviamento allo Sport Paralimpico attività di base per principianti e da oltre 15 anni organizza “Sport Si Può”, corsi di acquaticità e nuoto che hanno come protagonisti bambini e ragazzi disabili della nostra provincia, di età compresa tra i 6 e i 14 anni.

Per il 2019 sono ben 250 minori con difficoltà motorie, sensoriali e intellettivo-relazionali della provincia di Varese che hanno frequentato questo progetto ideato per loro e che valorizza le loro abilità!

Grazie all’esperienza maturata in 37 anni di attività e avvalendosi di una trentina di istruttori specializzati nel nuoto paralimpico, la Polha ha offerto gratuitamente, dal 18 gennaio al 6 giugno 2019, ben 16 lezioni in acqua per ogni ragazzo, in orario scolastico, con la collaborazione dei loro insegnanti di sostegno e dei loro educatori. Gli alunni appartengono a 58 scuole tra primarie e secondarie di 1° grado della nostra provincia.

Fondamentale, per il progetto, il fatto che i corsi si siano svolti in orario scolastico, così che gli alunni possano essere accompagnati in piscina dai loro insegnanti. L’attività viene quindi organizzata come un grande puzzle nel quale i pezzi vanno a posto a poco a poco grazie alla collaborazione di tanti Enti (Comuni e Scuole) ma soprattutto all’impegno degli insegnanti, appunto, degli istruttori e dei volontari della Polha. Indispensabili gli sponsor, che rendono possibile il progetto. La regia dell’associazione sarebbe vana se non arrivassero ogni anno tutti i fondi necessari a coprire le molte spese, che superano i 40mila euro.

Tra gli “sponsor” spicca la Fondazione Comunitaria del Varesotto onlus che, a corsi finiti, erogherà quasi il 50% del budget di spesa totale. Fondamentale a Saronno l’intervento del Centro Medico Metica Padre Monti ed in particolare del Dott. Gerardo Foglia che ha personalmente eseguito, gratuitamente, tutte le visite mediche necessarie per la partecipazione degli alunni ai corsi di nuoto.

Il progetto si avvale anche del sostegno economico dei Comuni di Busto Arsizio, Caronno Pertusella, Luino, Saronno, Tradate, Varese, Venegono Inf. e Sup., delle Associazioni Triade SOS Autismo onlus e Articolo 3 Varese e delle erogazioni liberali di alcuni privati. “Sport Si Può 2019” è inoltre entrato nella graduatoria del Bando nazionale “Lo Sport per tutti a Scuola” del Comitato Italiano Paralimpico, che a fine corsi erogherà un contributo.

Per finire al meglio l’attività, gli organizzatori stanno organizzando un momento di festa in ogni sede di corso, occasione per premiare tutti gli alunni e consegnare loro una medaglia di partecipazione, un attestato e un gadget.

L’attività in acqua si è svolta in vari giorni della settimana in 8 diverse piscine, i cui gestori hanno dimostrato una grande disponibilità ad accogliere il progetto: “Manara Sport Management” a Busto Arsizio, “Omnia Sport” a Caronno Pertusella, “New Swim” a Castiglione Olona, “Le Betulle Sport Management” a Luino, “Cele Daccò – Gestisport” a Jerago con Orago, “Saronno Servizi” a Saronno, “MioClub” a Tradate, “Laguna Blu” a Varese, per un totale di 127 giorni di lezione e 300 turni in acqua.

Numeri che esprimono la ricchezza e la complessità di un progetto completamente gratuito per gli alunni e le loro famiglie ma anche per le scuole, perchè realizzato dalla POLHA con la forza del volontariato e sostenuto e finanziato da varie realtà che con il loro contributo permetteranno a tanti bambini e ragazzi con disabilità di vivere l’esperienza entusiasmante ed educativa della piscina.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Maggio 2019
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