Sumirago spegne 150 candeline senza dimenticare la Festa dei lavoratori

Il paese ha festeggiato i 150 anni di storia in un doppio appuntamento, ludico e istituzionale. In occasione della Festa dei Lavoratori, la premiazione delle aziende storiche ha voluto rimarcare l’importanza del lavoro come caposaldo della Repubblica

sumirago

Si sono conclusi questa mattina, mercoledì 1 maggio, i festeggiamenti per i 150 anni dalla fondazione del comune di Sumirago.

«Abbiamo festeggiato oggi nel giorno esatto della fondazione del Comune – spiega il sindaco, Mauro Croci – infatti, il Regio Decreto del 7 marzo 1869, aveva stabilito che a partire dal 1 maggio le quattro frazioni di Albusciago, Caidate, Menzago e Quinzano si sarebbero aggregate a Sumirago per dar vita ad un’unica entità»

Eppure una prima serata di festa era già stata organizzata sabato 27 aprile quando, all’interno della sala polivalente Dal Bello, si sono susseguiti una serie di interventi legati alla storia del comune e al passato dei suoi abitanti. In quest’occasione si sono esibiti i gruppi teatrali locali, i Fulchitt e i Maltrainsema, insieme ai bambini delle scuole materne che hanno inscenato i giochi del passato; alcune videointerviste agli anziani del luogo hanno completato questo quadro inerente la memoria collettiva. «Si è trattato di un momento ludico molto intenso, c’è stato un forte impatto emotivo» commenta sindaco.

La cerimonia istituzionale, invece, si è svolta mercoledì mattina a partire dalle 9.30: un corteo festoso ha attraversato il centro cittadino addobbato con bandiere tricolori prima di giungere nel parco del palazzo municipale. Alla manifestazione hanno preso parte la banda, diversi sindaci dei comuni limitrofi e le varie associazioni presenti sul territorio; la sfilata dell’arma con i carabinieri a cavallo, la marina e i paracadutisti ha rappresentato sicuramente uno dei momenti coreografici più interessanti.

«Le nostre cinque frazioni hanno da sempre vissuto un campanilismo piuttosto evidente ma, quando ci sono momenti importanti come questo, dimostrano di essere una comunità unita e laboriosa – dichiara Croci – E per me è un orgoglio esserne il rappresentante.»

Il 1 maggio però, come tutti sappiamo, è anche la Festa dei Lavoratori; per rivendicare il diritto al lavoro come caposaldo della nostra Costituzione, un altro momento importante ha riguardato la premiazione delle imprese storiche presenti nel comune.

In primis è salita sul palco Rosita Missoni, moglie di Ottavio e cofondatrice della casa di moda famosa in tutto il mondo; in seguito, invece, sono stati chiamati Vittorio, Elio e Luigi Pozzi come patriarchi della Varesina Stampi (Pozzi Group), azienda attiva dal 1950 e ora gestita dalla terza generazione di questa famiglia. «Queste aziende, ma anche tutte le altre presenti sul nostro territorio, offrono possibilità e benessere alla cittadinanza. È grazie a loro che molte famiglie possono trascorrere una vita normale, quella che ci si può permettere quando c’è lavoro» conclude il primo cittadino.

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Pubblicato il 01 Maggio 2019
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