“Addio, giovane uomo dal sorriso contagioso”
Un’enorme commozione ha salutato per l’ultima volta David Yaka, il diciassettenne morto affogato a Caldè mercoledì mattina
«La vita, vince sempre sulla morte».
Quali altre parole usare di fronte a una platea di volti con la barba non ancora del tutto spuntata, pantaloni corti, capelli raccolti e scarpe senza tacco? In un giorno dove mezza Italia scherza coi gavettoni per l’ultimo – o quasi – giorno di scuola, loro sono lì ad ascoltare le parole del parroco, col cellulare nella tasca dietro dei pantaloni, i fazzoletti di carta in mano, e con l’altra a stringere l’amica del cuore o ad asciugarsi le lacrime.
David era uno di loro. Compagno di banco e prima ancora d’oratorio e prima ancora di strada, dove lo si vedeva uscire di casa per andare a giocare con gli amici.
Mercoledì mattina la tragedia. Una distrazione, la voglia di fare come tutti senza accorgersi che nella vita esistono i limiti, forse senza ancora del tutto sapere quel che si può e non si può fare. Un pericolo che questo ragazzo bello, nel fiore degli anni e col sorriso della vita appena iniziata, ancora forse non percepiva.
Ma è andata così. E allora che vuoi dire agli amici, se non che la vita deve vincere sulla morte? Come spiegare una tragedia che ha toccato un intero paese (presente il Comune con una nutrita rappresentanza di amministratori) e ha tolto il fiato alla mamma che non voleva lasciarlo andare: una scena che nessuno può permettersi di raccontare.
«Ricordatevelo: la vita vince sempre sulla morte. E non abbiate paura di crederci. Guardate oltre», ha spiegato don Fabio Giovenzana nel commentare il vangelo secondo Luca.
«La morte di David è come una provocazione grande. Questo è il primo dono che David ci fa perché con la sua morte David ci costringe a riconoscere quali sono le cose veramente importanti della vita. Di fronte alla morte non si scherza, e uno diventa più vero. E lui ci costringe ad essere uomini veri e a porci di fronte alle grandi domande dell’esistenza».
Al termine della funzione alcuni amici del ragazzo hanno preso la parola per esprimere un messaggio di vicinanza.
«Uno come te non si dimentica. Avevi il sorriso contagioso. Abbiamo insieme vissuto momenti indimenticabili: il passaggio dalla scuola primaria alle superiori, l’oratorio estivo. La vita oggi ci sembra terribilmente ingiusta», hanno scritto.
In ultimo, il messaggio cui è stata data lettura per conto di un congiunto: «Ciao David non avrei mai pensato di scriverti questa lettera. Non eri un ragazzo facile, ogni volte ci facevi impazzire, ma eri in grado di amare le persone in un modo tutto tuo, in un modo speciale. Mancherai tantissimo a me, alla tua famiglia e ai tuoi amici. Ti vogliamo bene».
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Terribile. Questa notizia mi ha commosso sin da subito.