Chirurgia mini-invasiva del tumore al polmone: Varese è tra i 50 centri d’Italia

Per casistica, il reparto guidato dal professor Imperatori è terzo in Lombardia. Questo tipo di tumore rappresenta la prima causa di morte nell'uomo

professor imperatori - chirurgia toracica

Si chiama VATS Lobectomy ed è una tecnica di chirurgica toracica mini-invasiva video-guidata applicata in 50 centri in Italia.

Tra questi centri, c’è anche l’Ospedale di Circolo di Varese che, per casistica, è al sedicesimo posto nella classifica nazionale e terzo a livello lombardo.

Si tratta di un approccio endoscopico che sfrutta incisioni minime con l’ausilio di strumenti dedicati e di una telecamera con monitor ad alta definizione.

«La VATS Lobectomy permette di operare i pazienti con tumore al polmone con una tecnica miniinvasiva – spiega il Prof. Andrea Imperatori, Responsabile della Chirurgia generale ad indirizzo toracico –  Se la chirurgia tradizionale comportava un’incisione della parete toracica di 15-20 centimetri, con questa tecnica è possibile ottenere la stessa efficacia, ovvero l’eradicazione del tumore, con tre accessi, di cui uno di quattro centimetri e due di un solo centimetro, o addirittura, nelle più recenti applicazioni, con un solo accesso di quattro centimetri. Tutto ciò significa minor dolore e maggiore rapidità nella ripresa, che, in termini di degenza media, scende da 10-12 giorni a soli 6 giorni, mantenendo il medesimo risultato dal punto di vista oncologico. Nell’ultimo anno abbiamo operato con questa tecnica oltre il 70% dei nostri pazienti».

A Varese la VATS Lobectomy si esegue dal 2014, per un totale di quasi 200 interventi. Un numero importante che, negli ultimi mesi, sta conoscendo un’impennata, complice il buon funzionamento del Punto Polmone, un ambulatorio guidato dalla Dott.ssa Maria Luisa Ortelli, in collaborazione con colleghi Pneumologi e Chirurghi.

professor imperatori - chirurgia toracica

L’ambulatorio, che afferisce al reparto di Pneumologia, è dedicato ai pazienti con sospetto tumore al polmone e rappresenta la porta di ingresso di un percorso diagnostico e terapeutico: esso costituisce un riferimento per i Medici sul territorio (https://www.asst-settelaghi.it/ambulatorio-punto-polmone) e contribuisce a mantenere viva l’attenzione sulla prevenzione.

Il tumore al polmone rappresenta, infatti, la prima causa di morte nell’uomo per tumore, ma è in significativo aumento anche tra le donne. Il fumo di sigaretta è il fattore di rischio più importante per circa l’85% dei tumori polmonari. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è aumentata di poco, passando dal 12 al 18%, ma è ancora troppo bassa. «Una soluzione sta nella diagnosi precoce – spiega il Prof. Imperatori – se individuato in tempo, il tumore può essere asportato chirurgicamente e, in questo modo, si offrono ottime chance di guarigione al paziente. Infatti, la probabilità di sopravvivenza a cinque anni può superare il 70%».

La chirurgia ad indirizzo toracico di Varese conta sette specialisti, di cui tre sono specificamente formati ad eseguire la VATS Lobectomy: « In collaborazione con il Prof. Nicola Rotolo abbiamo già eseguito un intervento di asportazione di tumore al polmone con un solo accesso di quattro centimetri. Ma non ci fermiamo qui: lavoriamo per affinare ulteriormente la tecnica – tiene a precisare Imperatori – grazie a importanti collaborazioni sia nazionali che internazionali, queste ultime con gli ospedali di Leeds, nel Regno Unito, di Seattle, negli USA, e di Osaka in Giappone».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Giugno 2019
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