Ma davvero Mussolini ha fatto anche cose buone?

Il libro, dal titolo provocatorio, sarà presentato venerdì 28 giugno alle 18 nel giardino della Villa Comunale. Intervista con l'autore Francesco Filippi

Generico 2018

“Quando c’era lui”. Lo dicevano gli anziani, oggi si dice “Ha fatto tante cose buone”. Di chi si parla? Di Mussolini ovviamente. Lo storico Francesco Filippi ha dedicato alle “leggende” costruite nel tempo attorno alla figura del Duce un libro che è già alla settima ristampa e che verrà presentato ad Azzate venerdì 28 giugno alle ore 18.
La serata è organizzata dall’Anpi di Azzate con il patrocinio del Comune e si terrà nel giardino della Villa comunale (l’ingresso è libero).

Un evento che non è piaciuto ai militanti di DoRa, la comunità nazifascista, che sabato sera ha esposto striscioni contro Filippi e diffuso volantini per tutto il paese attaccando lo storico (qui la notizia).

L’iniziativa attorno al libro “Mussolini ha fatto anche cose buone – Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo” e l’intervista con l’autore che farà Ginmarco Beraldo sarà quasi certamente molto partecipata.

“Dopo oltre settant’anni dalla caduta del fascismo, mai come ora l’idra risolleva la testa, soprattutto su Internet, ma non solo – si legge nella recensione del volume -. Frasi ripetute a mo’ di barzelletta per anni, che parevano innocue e risibili fino a non molto tempo fa, si stanno sempre più facendo largo in Italia con tutt’altro obiettivo. E fanno presa. La storiografia ha indagato il fascismo e la figura di Mussolini in tutti i suoi dettagli e continua a farlo. Il quadro che è stato tracciato dalla grande maggioranza degli studiosi è quello di un regime dispotico, violento, miope e perlopiù incapace. L’accordo tra gli studiosi, che conoscono bene la storia, è piuttosto solido e i dati non mancano. Ma chi la storia non la conosce bene – e magari ha un’agenda politica precisa in mente – ha buon gioco a riprendere quelle antiche storielle e spacciarle per verità. È il meccanismo delle fake news, di cui tanto si parla in relazione a Internet; ma è anche il metodo propagandistico che fu tanto caro proprio ai fascisti di allora: «Dite il falso, ditelo molte volte e diventerà una verità comune». Per reagire a questo nuovo attacco non resta che la forza dello studio. Non resta che rispondere punto su punto, per mostrare la realtà storica che si cela dietro alle «sparate» della Rete. Perché una cosa è certa: Mussolini fu un pessimo amministratore, un modestissimo stratega, tutt’altro che un uomo di specchiata onestà, un economista inetto e uno spietato dittatore. Il risultato del suo regime ventennale fu un generale impoverimento della popolazione italiana, un aumento vertiginoso delle ingiustizie, la provincializzazione del paese e infine, come si sa, una guerra disastrosa. Basta un’ora per leggere questo volume, e sarà un’ora ben spesa, che darà a chiunque gli strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social”. 

 

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Pubblicato il 24 Giugno 2019
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