Giovanni Gulino: “Altro che inciucio, noi siamo la novità contro il vecchio sistema”

La vicenda del Movimento Cinque stelle ha uno sviluppo con una nota, spedita dalla Lega, di chi ha firmato l'apparentamento con il centrodestra. Gulino attacca il centrosinistra parlando di "disonestà intellettuale raccapricciante figlia di gente senza scrupoli pur di raggiungere il proprio scopo"

Generico 2018

All’indomani della grana scoppiata nel Movimento 5 stelle malnatese, Giovanni Gulino racconta la sua verità su come si sono svolti i fatti che lo hanno portato a firmare l’apparentamento con la coalizione dei partiti di centrodestra in vista del ballottaggio.

Le premesse sono note: Giovanni Gulino è tra gli attivisti più in vista del M5s a Malnate ed è anche il padre della candidata sindaco scelta da Lega, Forza Italia, e nel secondo turno di elezioni da Fratelli d’Italia e dal Movimento 5 stelle stesso. Salvo che, dopo la firma di apparentamento, il candidato sindaco ufficiale, Domenico Mancino, e i vertici provinciali hanno smentito l’accordo e annunciato provvedimenti nei confronti di Gulino e altri.

In queste ore Gulino ha preso una serie di iniziative con la stampa avviando una chat di whatsapp con alcuni giornalisti e facendo inviare una nota dall’ufficio stampa della Lega. Fatto sicuramente curioso vista la delicatezza di tutta la vicenda.

In ogni caso Varesenews pubblica di seguito la nota stampa così come ci è stata inviata. I vertici del Movimento Cinque stelle nei giorni scorsi hanno espresso una posizione chiara rispetto a quanto successo a Malnate e a questo punto, al di là delle sue opinioni, non si comprende a nome di chi parli Giovanni Gulino.

“La linea del Movimento 5 stelle è una, nessun apparentamento a livello locale”. Ma non solo, i tre esponenti M5s denunciano anche quanto avvenuto dicendosi pronti a prendere provvedimenti: “Va da sé che questo apparentamento, fatto alle spalle del candidato sindaco, è stato deciso da logiche familiari – spiegano -. Quindi la linea può solo essere una: il Movimento prende ufficialmente le distanze e adotterà tutti i provvedimenti del caso”.

LA NOTA STAMPA DI GIOVANNI GULINO

Per dovere di cronaca e per evitare le strumentalizzazioni che in questo periodo di criticità politica stanno invadendo alcuni organi di stampa, chiediamo di pubblicare lo sviluppo dei fatti che hanno portato il Movimento 5Stelle di Malnate ad operare la scelta di appoggiare un candidato sindaco tra i due contendenti.
I lettori e la cittadinanza tutta deve conoscere la verità su come si sono svolti gli eventi. Alle elezioni amministrative svoltesi il 26 maggio del 2016, il voto dei cittadini malnatesi ha determinato un risultato elettorale che non ha permesso, tra i quattro candidati sindaci in lizza, l’elezione di nessun sindaco. Ciò ha determinato il ballottaggio tra le due forze politiche CSX e CDX con 45,02% il primo e 39,99% il secondo. Il ballotaggio per l’elezione del sindaco che dovrà governare la città di Malnate, si svolgerà il 9 giugno 2019, prevede la possibilità del cosidetto apparentamento con le forze politiche che sono rimaste fuori dalla lizza elettorale.

Sulla scia dell’apparentamento si è scatenata la corsa al voto. Le due forze politiche in lizza hanno chiesto degli incontri con il Movimento 5 Stelle. All’incontro con la delegazione del centrosinistra è andato il candidato Sindaco del Movimento, Domenico Mancino e il rappresentante di lista Giovanni Gulino. Il risultato dell’incontro ha determinato la seguente situazione: la richiesta di apparentamento in quanto alcuni punti del programma del Movimento sono condivisibili e quindi possono essere fatti propri senza pretendere alcuna presenza nel governo del Comune; la delegazione del Movimento propone di concordare un contratto di governo così come è stato fatto a livello Nazionale, previa consultazione degli iscritti.

La risposta del centrosinistra è NO.

All’incontro fissato con la Lega interviene un un fatto strano: il candidato sindaco Mancino Domenico, lo disdice dicendo che non è possibile fare alcun ragionamento in quanto le “regole” del Movimento non lo consentono. Di fronte a tale fatto viene svolta una riunione di iscritti e simpatizzanti che decide di confermare l’incontro anche con la Lega. L’assemblea nomina una delegazione composta da Domenico Mancino, Alessandro Onisto e Giovanni Gulino con il mandato di sentire cosa chiedono.

All’incontro non partecipa il portavoce Domenico Mancino, delegato dall’assemblea. Il resto della delegazione partecipa ed ascolta le proposte della Lega. Dichiarano che diversi punti del programma del movimento 5 Stelle sono condivisibili e chiedono l’apparentamento evidenziando la possibilità di stare nella squadra di Governo. Il Movimento propone di concordare un contratto di governo così come è stato fatto a livello Nazionale, previa consultazione degli iscritti.

La delegazione della Lega risponde di SI.

Convocata l’assemblea degli iscritti, rappresentato il risultato degli incontri, discussa la questione si decide di accettare l’apparentamento, con CONTRATTO DI GOVERNO, con la Lega e il suo candidato Sindaco. Pertanto tutto ciò che contenuto nel comunicato del centrosinistra è strumentale, deleterio e ricco di falsità.

Parlare di inciucio (qui il comunicato del centrosinistra, ndr) fa parte di un linguaggio mistificante del vecchio modo di fare politica. Sostenere che l’accordo non ha nessuna ragione di programma politico e che gli unici obiettivi sono la spartizione delle poltrone è l’affermazione di coloro che fino a ieri hanno praticato tale strada. Sostenere che questo scenario è stato marchingegnato dalla famiglia Gulino è assolutamente vergognoso, non degno di persone che fanno politica da una vita. Affermare che il Gulino non è nuovo a passare di lista in lista, che ha strumentalizzato l’accordo per favorire la figlia e che non è iscritto al Movimento è un atto che butta fango sull’onestà morale e sulla storia politica dello stesso. Disonestà intellettuale raccapricciante figlia di gente senza scrupoli pur di raggiungere il proprio scopo. Sostenere che tutto ciò è stato fatto per prendersi un posto in giunta, merita solo silenzio di risposta perche i fatti diranno la verità. Parlare di inciucio, patti sottobanco, imbroglio; è il classico modo fare di coloro che lo hanno inventato e praticato in tanti anni di vita politica, è ridicolo oltre che indegno per una coalizione politica che è in procinto di poter governare questo nostra città.

Ciliegina finale sulla torta delle bugie e delle falsità volte ad imbrogliare i cittadini malnatesi è il sostenere che l’accordo fatto a tavolino dal Movimento 5 Stelle e Lega, stabilisce, con nome e cognome, la composizione del nuovo governo. Tutto Falso.

Da parte nostra, e di coloro che vogliono veramente prodigarsi per il bene della collettività malnatese, diciamo, gridandolo forte per farlo sentire: cittadini date fiducia a questa novità politica che sta lavorando per cambiare un sistema vecchio nella mente, nella forma e nella storia della politica italiana.

Giovanni Gulino

 

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Giugno 2019
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