Innovazione ed economia digitale: l’industria lombarda “studia” la Cina 

La #TechMission 2019 ha fatto tappa a Beijing, Shanghai, Shenzhen e al CES ASIA 2019. Obiettivi centrati per la missione tecnologica organizzata da Confindustria Lombardia, Digital Innovation Hub Lombardia e Unione degli Industriali della provincia di Varese

Economia generiche

Un Paese che cresce in maniera esponenziale, con lo sguardo rivolto al futuro ed immerso nell’innovazione tecnologica e digitale.  Questo il ritratto dell’economia e del sistema industriale della Cina che emerge al ritorno dalla TechMission 2019, la missione tecnologica, organizzata da Confindustria Lombardia, Digital Innovation Hub Lombardia e Unione degli Industriali della provincia di Varese, cui hanno preso parte una trentina tra imprenditori, manager e rappresentanti dell’economia lombarda.

Iniziativa cui ha partecipato anche una folta delegazione varesina e che rientra all’interno del programma di eventi collaterali del World Manufaturing Forum 2019, il più importante evento sul manifatturiero che dal 25 al 27 settembre riunirà a Cernobbio esperti internazionali, rappresentanti di grandi e piccole-medie imprese, esponenti del mondo accademico e policy makers per discutere delle sfide legate alle competenze necessarie al settore manifatturiero per affrontare la quarta rivoluzione industriale.

La TechMission ha fatto tappa a Pechino, Shanghai e Shenzhen, oltre che al Ces Asia 2019, dove è stato possibile toccare con mano tutte le novità legate all’auto elettrica e all’Intelligenza Artificiale.  Uno dei momenti maggiormente significativi, è stato l’incontro con gli imprenditori italiani che vivono e lavorano in Cina, i quali hanno spiegato difficoltà e opportunità del mercato cinese.
Opportunità che le nostre imprese devono saper cogliere e che superano i problemi che inevitabilmente si incontrano quando si entra in relazione con una realtà così diversa sia a livello di regole sia di cultura industriale, rispetto all’Europa o agli stessi Stati Uniti.

I partecipanti allo Study Tour, del quale l’Unione degli Industriali ha curato gli aspetti organizzativi, hanno potuto osservare con i propri occhi come importanti realtà cinesi stanno affrontando il passaggio alla nuova economia digitale, che sta ridisegnando rapidamente la struttura di tutti i settori economici con effetti che si riversano in particolare sull’industria manifatturiera. Le tecnologie digitali stanno cambiando anche i modelli organizzativi, l’approccio al mercato delle imprese e la creazione di nuovi modelli di business. Tutto questo nella cornice del piano industriale Made in China 2020/2025 con cui Pechino intende ridisegnare la geografia globale dell’innovazione. La Cina non è stata protagonista delle prime rivoluzioni industriali, ma vuole esserlo della quarta.

La delegazione della TechMission si è potuta confrontare direttamente con esperienze, soluzioni e tecnologie innovative, che le imprese cinesi utilizzano nei loro stabilimenti e che possono essere importate anche nelle nostre aziende, rappresentando un valore aggiunto.

«Dalla TechMission in Cina – commentano dall’Unione degli Industriali – sono emersi moltissimi spunti su cui riflettere, a partire dalla grande attenzione per l’innovazione, che coinvolge tutto il Paese, sia le grandi realtà industriali, sia quelle più piccole. La visione unitaria che il sistema cinese dimostra di avere incoraggia la rivoluzione digitale; i cambiamenti sono quotidiani così come le opportunità per le imprese. La Cina è ovviamente anche un nostro competitor, ma la nostra industria possiede tutte gli elementi necessari per migliorare i propri risultati».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Giugno 2019
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