La “Falaschi” riparte con lo Sport Bonus. Prossimo obiettivo la palestra “dei Pompieri”

Presentati i lavori di sistemazione dell'impianto di Valle Olona, finanziati dalle aziende del territorio. Il 4 luglio scade il termine per la seconda tranche con cui si interverrà sullo storico campo di via XXV Aprile

Sport bonus ristrutturazione palestra falaschi Valle olona varese

L’inaugurazione ufficiale ci sarà a settembre, alla presenza di chi ha lavorato, di chi ha sponsorizzato e di chi la utilizza quotidianamente. Intanto però la palestra “Falaschi” di Valle Olona si è presentata ufficialmente nella nuova veste, ancora incompleta ma rinnovata grazie allo strumento dello Sport Bonus, con il quale le aziende del territorio possono sovvenzionare in via diretta una serie di interventi sugli impianti in accordo con il Comune e in cambio di alcuni sgravi fiscali.

Una formula intelligente che nella Città Giardino ha trovato terreno fertile: la “raccolta” nel 2018 è stata di 155.700 euro e ha permesso di intervenire sia sull’impianto della Canottieri Varese alla Schiranna, sia soprattutto sulla “Falaschi”, palestra utilizzata da scuole e società sportive, per la quale Palazzo Estense ha speso quasi 126mila euro. All’interno di quella che per tanti anni è stata soprattutto la “casa” del Basket Bosto, oggi manca ancora il pavimento sintetico su cui dall’autunno si farà attività fisica, ma i lavori sono già in stato avanzato: gli operai hanno già realizzato l’impianto antincendio esterno, gli idranti interni, l’illuminazione con lampade a led (palestra e spogliatoi). Sono state sostituite le porte interne (poi toccherà a quelle che danno sull’esterno) ma anche posizionati i sistemi antifumo e antintrusione. Ora, come detto, è tempo di stendere la pavimentazione definitiva e di sistemare le pareti dell’arena (che purtroppo ha capienza limitata a una novantina di persone), lavori iniziati con la fine di scuole e campionati così da impattare il meno possibile sull’utenza.

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L’interno della “Falaschi” prima della posa del pavimento

«Non è un caso se anticipiamo a oggi la presentazione dei lavori alla “Falaschi” – ha spiegato il sindaco Davide Galimberti affiancato dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati – Il 4 luglio termina infatti la possibilità per le aziende di aderire allo Sport Bonus per l’anno 2019, e con questo appuntamento vogliamo mostrare a tutti la bontà di questo strumento. I proventi raccolti in questa seconda tornata serviranno a sistemare un’altra palestra cittadina, in cui si è fatta la storia: quella di via XXV Aprile, primo campo di gioco della Pallacanestro Varese che lì vinse due scudetti». Il Comune è ottimista per questa seconda raccolta tra gli imprenditori del territorio e punta a ottenere intorno ai 300mila euro.

Pubblico e privato a braccetto: riqualificate due palestre

Tra le aziende che hanno già aderito anche Eolo Spa ed Enoplastic Spa, i cui rappresentanti sono intervenuti alla “Falaschi” per spiegare i motivi del proprio intervento. «In azienda abbiamo un’età media di 32 anni grazie ai tanti giovani presenti e coltiviamo con convinzione la cultura dello sport – spiega Daniela Daverio, direttrice finanziaria di Eolo – Con Sport Bonus abbiamo trovato uno strumento che ci permette di unire l’attenzione al territorio a quella delle strutture sportive». Daverio concorda con Guido Venegoni e Paola Cermisoni, rispettivamente CFO e responsabile marketing di Enoplastic, sul fatto che «lo sport è fondamentale per la formazione delle persone che poi entrano nel mondo del lavoro. Non è una frase fatta: chi impara a fare squadra e a muoversi in certi ambiti, trae vantaggi anche nella attività professionale. Siamo felici di questa iniziativa portata avanti dal Comune (determinante l’ufficio “Raccolta fondi” diretto dalla dottoressa Bernasconi ndr) e anche del fatto che questa volta lo Stato ci permette di sovvenzionare in via diretta il territorio».

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Kobe Bryant nella palestra “dei Pompieri”

Ora Palazzo Estense attende il verdetto sulla “raccolta” 2019 con l’obiettivo dichiarato di sistemare la palestra di via XXV Aprile. Uno dei luoghi più simbolici del panorama sportivo cittadino: costruita tra il 1928 e il 1929 e inizialmente dedicata alle attività legate al fascismo (Gioventù del Littorio, Opera Nazionale Balilla), dopo la guerra ha assunto il nome di “Casa dello sport” (ma in molti la chiamano “palestra dei Pompieri”), ospitando i primi due lustri di attività della Pallacanestro Varese. In via XXV Aprile si vissero le prime grandi vittorie del basket cittadino compresi i due scudetti del 1961 e del 1964, anno in cui venne pronto il palasport di Masnago dedicato a Lino Oldrini. Con il passare degli anni, in via XXV Aprile hanno trovato il proprio campo di gioco numerose società sportive (con il basket rimasto in primo piano) amatoriali ma anche gli studenti delle scuole tra cui la media “Dante” e il classico “Cairoli”. Come ha giustamente ricordato quest’oggi l’assessore Civati, al suo interno arrivò nel 2000 anche un giovane Kobe Bryant, già stella della NBA (dal passato italiano, quando il padre Joe giocava in Serie A), che registrò uno spot per l’Adidas. Oltre a Eolo ed Enoplastic, ci dovrebbe essere almeno una terza azienda coinvolta.

SPORT BONUS – L’elenco delle aziende che fino a ora hanno sostenuto le opere del Comune di Varese: Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate; Delcar spa (Audi Zentrum Varese e Centro Porsche Varese); Dama spa (Paul & shark yachting); Fumagalli srl; Impresa Scavi De Luis srl; AVT (Azienda Varesina Trasporti e Mobilità srl); ARCAS spa; GHP srl; Brunello spa; Aspem Reti; Siram spa; Nuovo Centro Fisioterapico srl; Fil.va srl; Fonderia Casati; Eolo spa; Enoplastic spa.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 26 Giugno 2019
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