L’adolescenza di Francesca Manfredi è convincente

L'autrice ha presentato "L'impero della polvere" (La nave di Teseo) alla Ubik di Varese

Avarie

Finito di leggere “L’impero della polvere” (La nave di Teseo), viene voglia di ringraziare Francesca Manfredi per averci regalato Valentina, l’adolescente protagonista del suo nuovo romanzo. L’età più difficile della vita, in grado di riportare ad unità nascita e morte di tutte le esistenze che l’attraversano, viene affrontata dall’autrice con freschezza e realismo, come se l’adolescenza per lei fosse trascorsa da poco tempo. «Ho un ricordo di quel periodo molto nitido – spiega la scrittrice – Mi sono divertita perché è un’età in cui si sperimenta la vita. Le prime amicizie e innamoramenti e anche i primi litigi».
(nella foto l’autrice alla libreria Ubik di Varese)

“L’impero della polvere” è un romanzo tutto al femminile in cui gli uomini sono un accessorio, incapaci di intaccare l’autarchia sentimentale che regna nella “casa cieca“, così chiamata dagli abitanti del paese a causa di un lato senza finestre. Tre donne sole in un casolare di campagna in un passato nemmeno troppo remoto avrebbero alimentato fantasie e accuse di stregoneria. Per Valentina il non detto diventa così una scelta quasi obbligata per evitare di rimanere incastrata tra l’autorità morale di una nonna bigotta e l’assenza di regole di una madre giovane, bella e irrequieta.

La stranezza di quella casa non passa inosservata. È lo specchio dei sensi di colpa di Valentina, le lenti con cui l’adolescente legge la realtà che la circonda, compresi i fenomeni naturali. L’invasione delle rane, la presenza delle cavallette, la rottura di un tubo dell’acqua, che lascia un alone rosso ruggine sul muro proprio nel momento in cui arrivano le mestruazioni, per Valentina sono la punizione per la sua doppia vita, quella sognata e quella temuta.

Non ci può essere redenzione per un adolescente ma solo una rinascita. Una nuova vita che per Valentina coinciderà con l’abbandono del vecchio scrigno dei segreti.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Giugno 2019
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