L’Insubria ottiene 84 borse di specialità. Ma non quella di pediatria
Il Ministero ha concesso all'ateneo 16 borse in più rispetto allo scorso anno. Ottimo risultato per anestesia, rianimazione e medicina d'urgenza
84 borse di studio per altrettanti posti nelle scuole di specializzazione.
Il Ministero dell’Istruzione ha comunicato quali borse arriveranno all’Università dell’Insubria. Si tratta di contratti che verranno stipulati con giovani medici in formazione fino al conseguimento del titolo: «Sono numeri più che soddisfacenti – dice il rettore Angelo Tagliabue –, che vedono l’ateneo in crescita del 19%, con 16 borse di studio in più rispetto al precedente anno accademico».
Ma se questa è la buona notizia, la cattiva è che, ancora una volta, la pediatria è rimasta fuori. Dopo il ripristino della borsa di studio ottenuta lo scorso anno, la scuola di specialità non avrà alcuno specializzando ministeriale al nuovo Del Ponte. La speranza è che la Regione Lombardia destini una delle sue borse extra per sostenere l’offerta formativa del reparto.
Viceversa, i numeri sono più che confortanti se guardiamo ad altri ambiti di cui c’è carenza estrema: Anestesia e rianimazione ottengono12 posti; Medicina interna ne ha 10; Medicina d’emergenza, Ginecologia e Ortopedia ne avranno a disposizione 8 posti ciascuna; Chirurgia generale e Otorinolaringoiatria 7 posti ciascuna.
In tutto saranno 84 i giovani medici che seguiranno scuole di specialità in 18 discipline: «Il nostro ateneo – commenta il
presidente della Scuola di medicina Giulio Carcano- recependo le indicazioni del decreto legislativo, partecipa ad altre scuole di specializzazione accreditate in rete con gli altri atenei lombardi (Neuropsichiatria infantile, Oftalmologia, Neurochirurgia e Malattie dell’apparato cardiovascolare). Gli specializzandi delle scuole dell’Insubria vengono formati “sul campo” principalmente nelle strutture cliniche dell’Asst Sette Laghi e dell’Asst Lariana, dove sono presenti competenti e apprezzati professionisti. Siamo inoltre in attesa dell’attribuzione delle borse sostenute daRegione Lombardia nel rispetto delle necessità del territorio».
Rispetto alle scuole accreditate lo scorso anno, si aggiunge Patologia clinica e Biochimica clinica con una borsa, mentre non ottiene la borsa ministeriale la Radiodiagnostica, oltre alla già citata pediatria.
«Siamo certi della qualità del nostro lavoro, in cui ci confrontiamo con le grandi università di Milano e Roma – afferma Angelo Tagliabue – Su Pediatria siamo in attesa di chiarimenti, in quanto l’ateneo ha prontamente integrato le richieste del ministero rispetto alle criticità evidenziate. Intanto continueremo a lavorare per la salute, in particolare per quella dei bambini, con l’eccellenza che contraddistingue i nostri docenti da anni».
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