“Por la vida y la libertad”, il nuovo libro di Andrea Cegna

Il volume del giornalista approfondisce le nuove dinamiche sociali e politiche del Messico guidato dal Presidente Andrés Manuel Lopez Obrador

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E’ in tutte le librerie “Por la vida y la libertad” (Agenzia X), il nuovo libro del giornalista e scrittore di Castellanza Andrea Cegna, che approfondisce le nuove dinamiche sociali e politiche del Messico guidato dal Presidente Andrés Manuel Lopez Obrador (Amlo) tra le diverse resistenze all’interno del paese e il sistema economico capitalista. Alla guida di una coalizione di centrosinistra e supportato da alcuni movimenti sociali, Andrés Manuel López Obrador, detto Amlo, è il vincitore delle ultime presidenziali in Messico, un’elezione che ha suscitato molte speranze, anche se le riforme proposte non sono molto diverse da quelle di chi lo ha preceduto.

«Un giorno ho visto il video di People of Sun dei Rage Against The Machine, ho scoperto gli zapatisti. Poi al liceo il mio professore di storia e filosofia mi ha fatto leggere “la quarta guerra mondiale è iniziata” del Sup Marcos. A quel punto per me era chiaro da che parte stare!», commenta Cegna.

“Por la vida y la libertad” (Agenzia X) è una visione caleidoscopica del Messico di oggi e una tesi, ovvero che nulla come l’insurrezione zapatista e la firma del Nafta, entrambi nel 1994, hanno determinato una radicale trasformazione del paese. Due fronti opposti per un conflitto che ha molto da insegnare anche a noi.

Il 2019 è un anno cruciale per capire i nuovi rapporti di forza che si stanno sviluppando tra il potere costituito e l’Ezln, tra Obrador e tutte quelle voci fuori dal coro che non hanno alcuna intenzione di illudersi. In questi anni l’autore ha collezionato numerosi viaggi nel paese centroamericano, le opinioni qui raccolte rappresentano alcuni punti di vista critici, un insieme di riflessioni da diversi profili intellettuali, artistici e militanti che garantiscono al lettore una straordinaria immersione nella contemporaneità messicana. «Seguendo quotidianamente il Messico anche a distanza per me è stato naturale stando lì durante il periodo della carovana migrante entrarci in contatto, fare dei giorni con loro. Se vivessi in Honduras, Salvador o Nicaragua sarei uno di loro. Le macerie del capitalismo generano divaricazione sociale. Arriveremo anche qui a quei livelli se non fermeremo questo mondo dove i poveri sono la garanzia della ricchezza di pochi. Sono stati giorni incredibili che mi han dato energia e sempre più fatto capire che migrare è un diritto».

Andrea Cegna giornalista e organizzatore di concerti, è redattore di Radio Onda d’Urto, collaboratore di Radio Popolare e “il manifesto”. Ha pubblicato “20zln. Vent’anni di zapatismo e liberazione”, “Strade strappate. Storia rappata dell’hip hop italiano” ed “Elogio alle tag. Arte, writing, decoro e spazio pubblico”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Giugno 2019
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