Protezione civile, Alpini e giovani per il 2 Giugno di Gorla Minore
Le celebrazioni della Festa della Repubblica a Gorla Minore hanno visto l’omaggio dell’Amministrazione comunale alla Protezione civile cittadina, al Gruppo Alpini e al Consiglio comunale dei ragazzi
Un tricolore, una bandiera dell’Unione Europea e la copia della Costituzione Italiana: questi i doni che l’Amministrazione comunale di Gorla Minore ha voluto porgere alla Protezione civile cittadina, al Gruppo Alpini, come riconoscimento per il loro impegno verso la comunità, e al Consiglio comunale dei ragazzi di Gorla, così da omaggiare attraverso di loro tutti i giovani gorlesi.
Nel giorno in cui si celebra la Festa della Repubblica Italiana, il sindaco Vittorio Landoni ha voluto rammentare le lacerazioni che 73 anni fa stravolsero il nostro Paese, la devastazione della guerra e il varo di leggi che toglievano la libertà i cittadini, discriminati per credo politico, appartenenza etnica e religiosa. Grazie alle parole di Piero Calamandrei, Pertini e don Sturzo, il Primo cittadino ha ricordato come dinanzi a questi fatti, gli italiani scelsero la Repubblica e il compito dei cittadini di oggi è ricordare sempre ciò che condusse a questa scelta.
Con un corteo che ha unito la Giunta e i consiglieri di opposizione, oltre a un discreto numero di cittadini, l’Amministrazione comunale ha iniziato le celebrazioni allo United Park, per poi fermarsi per un momento solenne in piazza Pertini e concludere in piazza san Lorenzo, con la partecipazione del Corpo musicale Carlo Ronzoni.
Al fianco di Landoni c’era Niccolò Morandi, il sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, insieme a una rappresentanza di alcuni giovani consiglieri: a loro è stata dedicata la parte conclusiva del discorso del Primo cittadino: “Chiudo rivolgendomi a tutti, ma soprattutto ai giovani qui presenti; noi tutti dobbiamo essere fieri della nostra, se pur travagliata, storia e nello stesso tempo guardare al futuro, tenendo ben presente il passato, con senso di responsabilità e impegno. La comunità la costruiamo insieme, ciascuno per la sua parte, ma insieme, ciascuno con il suo modo di vedere le cose, ma insieme”.
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