Turismo, Varese rafforza la sua vocazione internazionale

Lo evidenzia la ricerca "Il turismo in Lombardia nel 2018", realizzata sulla base di dati Istat elaborati da PoliS Lombardia

Avarie

Varese, con il suo territorio, rafforza la propria vocazione internazionale piazzandosi seconda nella classifica degli arrivi stranieri.

Con il 60,4 % (Como e’ prima con il 72,8%) precede infatti Milano (57,4%), Brescia (57,2%) e Lecco (56,5%).

Lo evidenzia la ricerca “Il turismo in Lombardia nel 2018″, realizzata sulla base di dati Istat elaborati da PoliS Lombardia. Prevalenza internazionale anche nelle presenze: Varese, con un 58,6%, è quinta dietro a Como (77,5%), Brescia (72%), Lecco (62,6%) e Milano (59,3%)

RICETTIVITA‘ – Tendenza a due velocità per Varese, con una contrazione dell’offerta di alberghi (148 unita’, – 4,5% nel biennio 2017/2018, – 7,5% nel periodo 2015/2018) e una crescita delle altre strutture (454 unita’, con una crescita del 20,1% nel biennio 2017/2018 e del 31,6% nel triennio 2015/2018).

DIMENSIONE DELLE STRUTTURE – E’ l’extralberghiero il punto forte in tema di disponibilità media di posti letto. Con la media 27 posti letto Varese è infatti prima davanti a Brescia (21), Lecco (17) e Sondrio e Como (14); la media lombarda è di 15 posti
letto. Terzo posto, invece, per dimensione della ricettività alberghiera, con 86 posti letto in media, dietro a Milano (114) e Monza (94); la media regionale e’ di 69 posti letto.

CASE E AFFITTI BREVI – Più che raddoppiata in tre anni, secondo la ricerca di PoliS, la disponibilità di queste strutture: se nel 2015 erano censite 70 unita’ per un totale di 1.064 posti letto, nel 2018 queste sono diventate 189 per un totale di 1.595 posti letto.

LOMBARDIA: OBIETTIVO E’ DIVENTARE PRIMA META TURISTICA – «Vogliamo diventare – ha detto l’assessore regionale al Turismo, Marketing
Territoriale e Moda, Lara Magoni – la prima meta turistica in Italia. E lo dicono i numeri: la Lombardia con un tasso di crescita che e’ quasi doppio rispetto a quello dell’intero
territorio nazionale si conferma terra dal forte valore attrattivo per le sue bellezze artistiche e paesaggistiche».

AMPIA SCELTA DI OFFERTE – «Dai laghi alle montagne, dalle citta’ d’arte sino agli itinerari enogastronomici – ha proseguito – siamo in grado di presentare un ventaglio di offerte diversificate e capaci di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza del turista, sia nazionale che internazionale. La nostra regione vanta anche il maggior numero di siti Unesco, ben undici, e dimostra di poter ospitare nel migliore dei modi i grandi eventi internazionali. Dopo il boom legato a Expo 2015, la difficoltà era quella di far si’ che tutti i turisti arrivati a Milano scoprissero poi le altre località regionali. Una sfida che, dati alla mano, abbiamo vinto, grazie anche alle politiche regionali che valorizzano i nostri territori».
«E’ questo solo il punto di partenza di una vision complessiva – ha concluso l’assessore – che deve mirare alla valorizzazione anche dei piccoli borghi per rendere la Lombardia sempre più una destinazione privilegiata a livello internazionale».

 

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Pubblicato il 23 Giugno 2019
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