La Lega chiede un’autonomia senza compromessi. Toti: “Centrodestra nuovo con o senza FI”

Il governatore ligure e Attilio Fontana alla festa della Lega Lombarda. Il presidente lombardo: "Inizia una settimana cruciale per la riforma ma non firmerò compromessi al ribasso"

C’era molta attesa per l’arrivo del governatore ligure Giovanni Toti alla festa della Lega Lombarda a Golasecca per discutere con il presidente lombardo Attilio Fontana. Il tema del dibattito pubblico era quello dell’autonomia ma i riflettori della politica sono accesi in questo momento soprattutto sulle prossime mosse dell’ex delfino berlusconiano dato in procinto di lasciare la barca di Forza Italia per creare qualcosa di nuovo.

La serata a Golasecca non è stata il momento dell’annuncio, quello che vedrebbe il governatore pronto a lanciare i circoli del proprio partito, ma Toti ha dato segnali politici ben precisi.

Intanto quando gli è stato chiesto se in caso di caduta del Governo sarebbe possibile un ritorno al vecchio centrodestra: «no», è stata la risposta lapidaria, «c’è bisogno di un centrodestra nuovo, che non abbia nostalgia per il passato ma abbia il coraggio di fare un passo avanti». Ed ancora più esplicito sul rinnovamento di Forza Italia ha detto «prosegue zoppicando ma il rinnovamente del centrodestra andrà avanti comunque, con o senza Forza Italia».

lega toti

Attilio Fontana e la base leghista lo hanno accolto fra gli applausi partendo prima di tutto dal suo sostegno alla battaglia dell’autonomia differenziata per le regioni che, secondo il governatore lombardo, sta per affrontare una settimana decisiva: «noi abbiamo fatto la nostra proposta già a settembre e da allora le cose si sono fermate, poi sono ripartite e poi abbiamo ricevuto una proposta al ribasso che io e Luca Zaia abbiamo ritenuto una presa in giro inaccettabile», ha spiegato Fontana.

attilio fontana
Attilio Fontana

«La prossima settimana sarà importantissima per la partita dell’autonomia – ha proseguito il presidente lombardo – ma io dico subito che una finta riforma al ribasso solo per dire che sono bravo e ho portato a casa l’autonomia non mi interessa e non la firmerò. Se mi si dice che sulla scuola non abbiamo competenza, sulla sanità nulla in più di quello che è stato, idem su infrastrutture, ambiente e fiscalità la mia risposta sarà che non mi si prende in giro».

«Quello che è successo con la riforma dell’autonomia non mi è chiaro – ha chiosato Toti – mi è chiarissimo però che ad un certo punto il Movimento 5 stelle per ragioni di interessi di partito ha deciso che le scelte dei lombardi e dei veneti che sono andati a votare ad un referendum potevano essere calpestate. Ma il Movimento 5 stelle agita paure che non ci sono. Questo paese non si divide in serie A, B o C ma è già di seria A, B o C e non è colpa dell’autonomia ma di scelte sbagliate prese da Roma, bisogna portare le decisioni nei territori non fare il contrario».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Luglio 2019
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