Il Pd scuote sindaco e maggioranza: “La città è ferma mentre voi parlate di poltrone”
Scossone dall'opposizione nei confronti di Emanuele Antonelli e dei gruppi che lo sostengono in consiglio, impegnati da quasi due mesi in una lunga rideterminazione della giunta
«Mentre aspettiamo il rimpasto tutto è fermo. Sono passati ormai due mesi». Il Pd passa al contrattacco davanti all’inerzia del sindaco Emanuele Antonelli che deve decidere la conformazione della nuova squadra che lo affiancherà per i prossimi due anni scarsi. Il capogruppo dem in consiglio comunale, Valentina Verga, e il segretario cittadino Paolo Pedotti, però, hanno deciso che il momento dell’attesa è finito e che l’amministrazione deve tornare a lavorare. Di seguito la nota congiunta:
Abbiamo voluto attendere prima di fare questa riflessione, sperando che il valzer delle poltrone finisse ma ormai dopo oltre due mesi diciamo basta!
Due mesi in cui altro non è successo a Palazzo Gilardoni se non un continuo movimento di consiglieri ed assessori. Gruppi che nascono, altri che si modificano e altri ancora che spariscono, come in un flipper impazzito, il comune denominatore è che tutti reclamano almeno un assessore, se non di più.
Quasi metà della maggioranza in Consiglio non rispecchia più l’esito delle elezioni, qualcuno è persino passato serenamente dalla minoranza alla maggioranza con buona pace del voto ricevuto dai cittadini (il riferimento è a Michela Provisione di Busto al Centro, ndr)! Per coerenza bisognerebbe tornare al voto e lasciare che siano i cittadini a determinare la composizione del consiglio come è giusto che sia, non esautorare il voto dei bustocchi tra rimpasti e spostamenti vari.
Non dimentichiamo che intanto la città si trascina senza una guida in assessorati chiave, in balia di numerosi problemi che ogni giorno i cittadini segnalano. Che sia finire una via (pensiamo a via per Lonate che è peggio della fabbrica del Duomo) ascoltare le istanze dei quartieri (pensiamo a Sant’Anna che da due anni reclama attenzione per i disagi del Latinexpo) o ancora i dipendenti comunali, per non parlare poi della situazione delle partecipate, tutte da rivedere, e dell’ospedale, a dire poco al collasso. Niente, tutto fermo!
Noi tutti siamo stati votati per lavorare per il bene della nostra città, e per farlo non serve una poltrona, ve lo assicuriamo.
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