Renzo Bossi affida a Youtube la sua difesa: “Papà lasciò i 49 milioni nelle casse del partito”

Otto anni dopo l’esplosione dello scandalo che lo ha coinvolto il figlio del fondatore della Lega Nord si difende con un video e respinge le accuse che gli furono addebitate

renzo bossi

Otto anni dopo l’esplosione dello scandalo che lo ha coinvolto Renzo Bossi, il figlio del fondatore della Lega Nord, si difende con un video su Youtube e respinge le accuse che gli furono addebitate.

L’ex consigliere regionale lombardo era stato accusato e condannato in primo grado per appropriazione indebita per aver usato, secondo l’accusa, fondi del Carroccio per fini personali.

Lo stesso processo si è poi fermato in appello per via del non luogo a procedere nei confronti dei Bossi in virtù della mancata querela nei loro confronti da parte della Lega di Salvini.

Accadeva all’inizio di quest’anno e a distanza sei mesi Renzo Bossi ha pubblicato sul suo canale Youtube un video dove racconta la sua verità sui fatti per i quali era imputato prima dell’annullamento del processo.

«Le multe che si diceva mi avesse pagato il partito le ho pagate in realtà io e nessuno ha provato che fosse stata pagato il famoso titolo di laurea in Albania», ha detto il secondogenito di Bossi nel suo monologo in video, «Vorrei che dopo più di 7 anni si confermi che io non ho mai usato o preso soldi della Lega Nord».

Renzo Bossi ha anche parlato dei famosi 49 milioni di euro che la Lega dovrà restituire allo stato dei quali ha voluto precisare che: «mio padre lasciò i 49 milioni nelle casse del partito quando si dimise da segretario. Nei bilanci si può controllare la presenza dei 49 milioni quando cambiarono segretario della Lega Nord. Nonostante tutti me lo scrivano sui social ribadisco quindi di non essere mai stato coinvolto in questa vicenda».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Luglio 2019
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