Si chiude un’era: il marchio Cimberio lascia la Pallacanestro Varese

Dopo 12 stagioni (7 da abbinamento principale) l'azienda novarese non sarà più partner dei biancorossi. Roberto Cimberio: "Anni belli e divertenti". Il ringraziamento di Varesenews, e una piccola proposta

Cimberio, la squadra in visita allo sponsor (inserita in galleria)

Dodici anni, in certi àmbiti, sono una vera e propria era geologica. Un’era che in questo caso è terminata oggi – lunedì 8 luglio – e che ha segnato un tratto di storia della Pallacanestro Varese: nella prossima stagione sportiva infatti, sulle maglie biancorosse non comparirà più il marchio della “Cimberio”, l’azienda di San Maurizio di Opaglio leader nella produzione di valvole che fin dal 2007 legava il suo nome alla compagine cestistica cittadina.

Un matrimonio lungo e importante, che per sette stagioni ha rappresentato anche l’abbinamento principale il club che dal 2007 al 2014 è stato proprio identificato con il nome “Cimberio Varese”. Dopo il termine del contratto da main sponsor, il marchio piemontese (già nel basket a Borgomanero e Novara prima di oltrepassare il Ticino) è comunque rimasto nel pool di sostenitori con cifre importanti, tanto da restare come si suol dire “sponsor di maglia” sia in campionato sia nelle coppe europee. E da affiancare anche la squadra cittadina di basket in carrozzina: il disimpegno odierno tocca anche questa realtà. (foto in alto: Roberto Cimberio ed Ebi Ere nella sede dell’azienda)

Un periodo iniziato male a livello sportivo, con la retrocessione in A2, ma proseguito con l’immediato riscatto del ritorno nella massima serie con Pillastrini in panchina. E sulla scia della promozione arrivò anche la favolosa annata degli “Indimenticabili”, punto più alto della Cimberio e allo stesso tempo rimpianto maggiore, per l’assenza di un titolo che il cavalier Renzo – figura in quegli anni fondamentale per il basket varesino – avrebbe meritato per la passione, l’impegno e il contributo messi in quell’impresa.

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Renzo Cimberio con Recalcati e Saibene

«Sono stati anni belli, importanti, piacevoli. Ci siamo divertiti, pur con quel dispiacere di non aver vinto nulla nel 2013, e lo dico soprattutto alla luce di quel che è accaduto dopo (a Siena vennero revocati i titoli, ndrspiega a Varesenews Roberto Cimberio, figlio di Renzo e attuale CEO del gruppo industriale novarese. «Non mettiamo limiti a quel che può accadere in futuro – conclude Cimberio – Per ora lasciamo il mondo del basket varesino, ma chissà che non si tratti di un arrivederci».

Il distacco – permetteteci un’opinione personale per chiudere l’articolo – non può che portare con sé un ringraziamento caloroso per quel che la famiglia Cimberio ha fatto per il basket e lo sport varesino. Non è da tutti gettarsi in un sostegno così esteso, serio, appassionato e generoso verso una società sportiva pur importante qual è la Pallacanestro. Sarebbe bello – ci permettiamo un piccolo consiglio – che i Cimberio venissero invitati dalla società in occasione di una delle prime partite stagionali, accolti con tutti gli onori e salutati dai cinquemila di Masnago con un grande applauso. Se lo meritano, senza alcun dubbio.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Luglio 2019
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