Sigilli all’azienda che ricicla i fusti industriali, insicura e pericolosa

Fusti accatastati, liquami maleodoranti, assenza di misure antincendio e per la sicurezza, emissioni in atmosfera non certificate. Queste e molte altre violazioni sono state riscontrate alla Metal Drum

carabinieri forestali

Sigilli alla Metal Drum di San Vittore Olona, azienda metalmeccanica di via Puccini. Questa mattina i Carabinieri Forestali, in collaborazione con Ats, Arpa, Vigili del Fuoco, sono entrati nello stabilimento e hanno accertato una serie infinita di violazioni sotto ogni punto di vista.

L’azienda si occupa di bonifica e rigenerazione di fusti metallici e cisterne contenenti residui di solventi e resine, alcune dei quali infiammabili. Dall’indagine è emerso che l’attività veniva svolta da 5 operai in assenza di una valutazione dei rischi per la loro salute, in luoghi di lavoro non idonei in quanto non difesi contro la caduta dall’alto dei fusti accatastati (peraltro anche in prossimità delle vie di transito), in mancanza di idonee cappe di aspirazione degli inquinanti e senza manutenzione dei dispositivi di sicurezza.

Sul fronte ambientale Arpa ha rilevato il mancato rispetto delle prescrizioni imposte dalle autorità amministrative in tema di rifiuti pericolosi. In particolare si sono rilevate la presenza di odori molesti da solventi e di contenitori colmi di liquami, la mancanza dei bacini di contenimento e dei rapporti di prova relativi alle emissioni in atmosfera, nonché la presenza di documentazione incompleta e inidonea.

Per quanto riguarda, infine, la sicurezza sul lavoro i Vigili del Fuoco hanno segnalato la mancanza del certificato di prevenzione incendi (nonostante la detenzione di prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti), l’inottemperanza ad alcune prescrizioni contenute nel parere di conformità antincendio, la mancanza di un’idonea rete idrica e di un attacco autopompa, l’assenza di idranti, preziosi in caso di incendio.

Anche le uscite di sicurezza si aprivano con difficoltà, mancava cartellonistica indicante i punti di ritrovo e l’illuminazione relativa alle uscite di sicurezza era insufficiente.

Il risultato è stato raggiunto grazie al prezioso contributo dell’Aliquota reati contro l’ambiente e la salute della Procura di Busto Arsizio, guidata dal Procuratore della Repubblica Gianluigi Fontana e coordinata da Davide Corbella. Dal 2010, anno in cui è stata istituita, si occupa di garantire il necessario collegamento tra autorità giudiziaria e organi ispettivi.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Luglio 2019
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