Verso il risanamento del lago di Varese: 1,6 milioni per il prelievo delle acque inquinate

Firmato lo schema di accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Provincia di Varese per la riattivazione dell'impianto di prelievo ipolimnico di Gavirate che estrarrà le acque profonde e inquinate del lago

varese lago di varese dall'altro

In Regione è stato fatto un nuovo passo in avanti nel piano di risanamento del Lago di Varese con l’accordo per le operazioni di riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico di Gavirate.

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato su proposta dell’assessore ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, lo schema di accordo di collaborazione tra Regione Lombardia (Direzione Generale Ambiente e Clima) e Provincia di Varese per le attività connesse alla riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico, previste dal programma d’azione dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) denominato ‘Salvaguardia e risanamento del lago di Varese’.

L’accordo rientra nel cronoprogramma approvato lo scorso mese di aprile, in particolare, la ‘Macroazione C’ che riguarda proprio la riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico sul lago di Varese, ovvero il prelievo delle acque più profonde, cariche di inquinanti e di fosforo perché possano essere riversate fuori dal lago e consentire la riossigenazione del bacino e per contrastare i fenomeni di eutrofizzazione.

L’accordo arriva perché la Provincia di Varese è stata individuata come ente competente per la gestione dell’impianto di prelievo delle acque ipolimniche. Tale accordo prevede la messa in campo delle attività necessarie gli studi propedeutici alla riattivazione dell’impianto e l’esecuzione dei lavori.

L’accordo di oggi, martedì 2 luglio, è un passo in avanti verso l’obiettivo che le istituzioni si sono date di far ritornare balneabile il Lago di Varese. “La delibera approvata oggi rappresenta un provvedimento importante a tutela di un luogo simbolo del nostro territorio, verso il quale la Giunta ha sempre dimostrato una particolare attenzione – hanno commentato il presidente della Regione, Attilio Fontana e l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo -. La sottoscrizione di questo accordo segna un ulteriore passo avanti che ci avvicinerà all’obiettivo del risanamento totale del lago di Varese e della sua balneabilità”.

In base all’accordo, la Regione riconosce alla Provincia di Varese, come contributo a copertura parziale dei costi, un importo massimo complessivo di 1.665.000 euro: 340mila euro per l’annualità 2019, 805mila per l’annualità 2020 e 520mila per l’annualità 2021.

L’accordo di collaborazione avrà durata fino al termine del 2021 e sarà possibile prevedere modifiche e integrazioni delle attività previste e dei relativi importi finanziari, sulla base delle assunzioni del Comitato di Coordinamento dell’AQST ‘Salvaguardia e risanamento del lago di Varese’ e delle modifiche al Programma d’Azione, utilizzando le stesse modalità utilizzate per l’approvazione del presente accordo, previa verifica degli equilibri finanziari, nonché prorogare la durata dell’accordo stesso.

“Il risanamento del lago di Varese – ha concluso l’assessore Cattaneo – non è più solo un progetto, ma sta diventando realtà. Sono iniziate le prime attività di monitoraggio del Lago. Ora definiamo modalità e risorse per riattivare il prelievo ipolimnico. All’accordo sottoscritto stanno seguendo fatti concreti. L’accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Provincia di Varese è un’operazione che mira ad un recupero sostenibile del nostro lago e dimostra la volontà di voler restituire alle generazioni future un lago più fruibile e finalmente balneabile”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Luglio 2019
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