Industria varesina ancora in negativo. Pesano incertezza e rischio recessione
Nel secondo trimestre del 2019 l’indice di produzione industriale ha fatto segnare un -0,5% e le preoccupazioni sul clima economico internazionale deprimono le aspettative degli imprenditori
Nel secondo trimestre del 2019 l’indice di produzione industriale varesino ha fatto segnare un -0,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il dato, espressione della variazione nel tempo del volume fisico della produzione effettuata dalle aziende, è per la seconda volta consecutiva in terreno negativo, riflettendo un rallentamento avviatosi a fine 2018.
Sono queste alcune delle indicazioni che emergono dall’analisi congiunturale elaborata dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio, sulla base di quasi trecento interviste condotte da UnionCamere Lombardia interpellando altrettante imprese dell’industria e dell’artigianato presenti sul nostro territorio.
«Il nostro sistema produttivo, fortemente interconnesso con l’economia internazionale – segnala il presidente della Camera di Commercio Fabio Lunghi –, risente di quei venti contrari che accrescono il rischio di una revisione al ribasso delle previsioni e di un sistema politico nazionale che non ha ancora dato segnali concreti al mondo imprenditoriale. Una situazione che, inevitabilmente, si ripercuote sulle aspettative degli imprenditori stessi, alle prese con un contesto geo-politico interno e internazionale instabile e con le guerre tariffarie in corso. Il tutto contribuisce a una decelerazione di quell’export che è da sempre il volano del modello economico varesino, costituendo oltre il 43% del fatturato industriale».
Ritornando all’analisi, il rallentamento registrato nel secondo trimestre colloca Varese a metà di una classifica della produzione industriale lombarda, che evidenzia una media del -0,9%. Se Lecco fa registrare la performance peggiore, con – 4,6%, al contrario nel secondo trimestre dell’anno la congiuntura migliore è stata quella della provincia di Lodi (+4,9%).
Passando poi all’artigianato, in questo comparto Varese segna un risultato leggermente peggiore rispetto a quello industriale: qui, nel periodo compreso tra aprile e giugno, le nostre imprese hanno registrato una decrescita produttiva dello 0,8%, pur in un contesto lombardo che ha saputo tenere il passo (+0,2%).
Quanto ai settori, il risultato negativo dell’industria è influenzato soprattutto dai Mezzi di Trasporto (-5,6%), insieme alla Meccanica (-1,2%), oltre che dal Tessile (-8,5%), e dall’Abbigliamento (-1,2%). Al contrario, buona la tenuta della Chimica (+3,5%), della Gomma-Plastica (+1,9%) e dell’Alimentare (+2,4%).
A fronte di questa situazione, si riduce il fronte degli ottimisti: solo il 16% degli imprenditori industriali, dichiarano che nel prossimo trimestre la produzione sarà in aumento. La previsione di stabilità è indicata dal 63% degli interpellati durante l’indagine congiunturale, mentre il 21% prevede un andamento negativo. Tra gli imprenditori artigiani, poi, queste percentuali sono ulteriormente al ribasso: qui, ben il 32% vede tinte fosche.
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