Chiusura del reparto di Oncologia, il Pd chiede lumi in commissione

I consiglieri comunali del Pd di Busto Arsizio chiedono la convocazione della Commissione Straordinaria Nuovo Ospedale Busto Arsizio – Gallarate per discutere della chiusura del reparto di degenza oncologica dell’ospedale cittadino e il relativo accorpamento a quello di Gallarate.

Il Pd parte dalle notizie di stampa che hanno parlato della chiusura del reparto di Oncologia dell’Ospedale di Busto Arsizio, reparto che avrebbe subito l’azzeramento dei posti letto disponibili.

Nell’interrogazione il Pd sottolinea comela chiusura di un reparto e/o lo spostamento dello stesso da un ospedale ad un altro determini gravi disagi e ripercussioni sulla cittadinanza che si trova disorientata e che non può usufruire di un servizio che, viceversa, sino a quel momento era garantito nell’ospedale della propria città.

Il gruppo, che ha depositato l’interrogazione nei giorni scorsi, sottolinea che lo scorso 30 luglio il Gruppo consigliare del Partito Democratico ha protocollato un’interrogazione da discutere nella Commissione Straordinaria Nuovo Ospedale Busto – Gallarate con richiesta di convocazione della predetta commissione per notiziare i commissari degli esiti dell’incontro dell’11 luglio tra il Presidenze di Regione Lombardia, l’Assessore al Welfare, il direttore dell’ASST Valle Olona ed i sindaci di Gallarate e Busto Arsizio: «Ad oggi la commissione non è ancora stata convocata» – sottolineano Verga, Brugnone e Berutti.

I consiglieri Pd hiedono di conoscere quanti pazienti sono ricoverati in oncologia alla data del 13 settembre, quali siano le motivazioni della chiusura, quanti e quali reparti sono stati chiusi dall’inizio dell’anno e quanti sono stati trasferiti a Gallarate, viceversa quanti sono stati accorpati a Busto Arsizio e sull abase di quale criterio sono state fatte queste scelte.

Dati gli argomenti trattati, i Dem chiedono al Presidente della Commissione Paolo Genoni di voler convocare il sSindaco nonché il D.G. dell’ASST Valle Olona Dott. Eugenio Porfido per la seduta della commissione.