“Equilibrio e conoscenza del territorio”, il nuovo comandante dei Carabinieri si presenta
Il maggiore Alfonso Falcucci ha preso il posto del capitano Francesco Cantarella alla guida della compagnia legnanese che, nel frattempo, è salita di livello
Il maggiore Alfonso Falcucci è il nuovo comandante della Compagnia dei Carabinieri di Legnano. Succede al capitano (l’ultimo capitano a comandare la compagna legnanese) Francesco Cantarella che si sposta a Torino. Falcucci, marchigiano di 48 anni è sposato e la moglie è insegnante; ha due figli di 14 e 15 anni. Si è trasferito a Legnano con tutta la famiglia con l’intento di rimanere qui per un lungo periodo.
Il suo arrivo coincide, infatti, con il salto di categoria della Compagnia che d’ora in poi potrà essere comandata solo da un pari grado o da un tenente colonnello. Molte le esperienze inanellate da Falcucci da Palermo a Roma, da Reggio Calabria alla Toscana, fino alle sue Marche dove ha diretto la compagnia di Fano.
Falcucci si è occupato anche di mafia, fattore che in un territorio come quello legnanese non va sottovalutato, come sottoufficiale al Ros (partecipando anche alla cattura di Antonio Giuffrè) e poi come analista di scenari sulla mafia. Da ufficiale ha comandato il Nucleo operativo radiomobile di Villa San Giovanni (RC).
Il maggiore ha raccontato cosa vuol dire per lui cambiare città: «Viviamo le realtà in cui veniamo catapultati. Abbiamo il compito di curare la realtà territoriale, vivendola. Questo è il mio modo di interpretare la nuova realtà in cui vado ad operare, viverla. Per questo sono felice che mia moglie e i miei figli lavorino e studino qui». Per Falcucci l’avvicendamento è sofferenza sul piano familiare «ma anche un motivo di orgoglio perché arricchisce le nostre esperienze».
Di Legnano non può ancora dire molto mentre parla più facilmente della compagnia: «La realtà legnanese ha il giusto numero di forze. Qualche numero in meno ma lo strumento c’è ed è ben organizzato. Conferma quello che mi aspettavo da Milano, grande organizzazione. Con me non esisteranno competizioni con gli altri organi anzi, massima collaborazione con altre forze di polizia».
Per Falcucci non ci sono solo i numeri a descrivere il senso di sicurezza di un territorio: «Lavoriamo sulla sicurezza percepita e non solo sui numeri. Ci sarà grande attenzione a 360 gradi ai problemi del cittadino. Non a caso siamo l’unica vera polizia di prossimità da 200 anni».
Infine una annotazione sul problema violenza domestica e la nuova normativa denominata “codice rosso”: «Questo tema è per me e per tutta l’Arma di grande rilievo, richiede una grande sensibilità e grande equilibrio».
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