I diritti del lavoratore meritano una mostra
Grande partecipazione all'inaugurazione delle "Lotte del movimento sindacale varesino" organizzata dalla Cgil alle Sale Nicolini (aperta fino al 30 ottobre )
C’erano molte persone, sindacalisti, gente comune e autorità, all’inaugurazione della mostra “Le lotte del movimento sindacale varesino“, allestita presso le Sale Nicolini di Varese. Una significativa dimostrazione di affetto nei confronti della Cgil di Varese, organizzatore dell’evento in collaborazione con l’Archivio di Stato e con il patrocinio del Comune, e più in generale il riconoscimento di un ruolo culturale fondamentale per l’intera comunità.
I venti pannelli che compongono questa mostra itinerante ricordano al visitatore che i diritti non sono conquistati una volta per tutte, come dimostra la sorprendente attualità dei temi scelti attraverso i documenti, le foto e i volantini che parlano di diritto alla salute, alla sicurezza, alla formazione, a un ambiente salubre e il diritto alla parità di genere. Se ancora oggi c’è una strage impunita di morti sul lavoro, donne che hanno trattamenti salariali inferiori rispetto all’uomo e scarsa formazione, ciò significa che la strada da percorrere è ancora lunga.
C’è dunque un pezzo di storia delle lotte sindacali che guarda con preoccupata ostinazione il presente. Ed è uno sguardo rivolto a tutti. Bene ha fatto dunque il sindaco Davide Galimberti a intervenire in prima persona all’inaugurazione, perché questa mostra riguarda da vicino tutta la comunità varesina, quella dei lavoratori e quella delle imprese, che ancora oggi contribuisce con una fetta importante a costruire il Pil del Paese. «Il sostegno del Comune di Varese – ha sottolineato il sindaco – nasce dal fatto che attraverso la documentazione sulle lotte dei lavoratori questa mostra riesce a ricostruire la storia della nostra città e della nostra provincia. Mezzo secolo di lotte e di conquiste del lavoro che ha contribuito a fare grande il nostro Paese, con il contributo fondamentale della Cgil e dei lavoratori sul piano della conquista dei diritti».
La significativa presenza femminile alle Sale Nicolini, compresa quella del segretario regionale della Cgil, Elena Lattuada, è stato come un monito rispetto a un tema, quello della parità di genere, su cui c’è ancora tantissimo da lavorare sia sul piano reale che su quello culturale. Alcuni pannelli della mostra sono dedicati alle protagoniste femminili di quelle lotte, soprattutto operaie del settore tessile che con coraggio aprirono la strada a importanti rivendicazioni sindacali. «È una mostra che riporta al centro l’importanza delle lotte del movimento sindacale – ha detto Elena Lattuada – . Lotte che sono ancora oggi decisive, come decisivo è stato il contributo delle donne».
Le rivendicazioni che animavano le comunità operaie alla fine degli anni Sessanta erano già focalizzate su questioni ancora oggi attuali, soprattutto alla luce della globalizzazione e dei nuovi flussi migratori. «Sono temi più vivi che mai. E in alcuni casi oggi la situazione è peggiorata» ha concluso laconicamente il segretario provinciale della Cgil Umberto Colombo.
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