Mezzo secolo di storia per il Baseball Club Malnate

La lunga storia di questo club nato per volontà di Lietta Patrini è stata ricordata in sala consiliare alla presenza del Sindaco Bellifemmine e di numerose autorità

Varie

Se Malnate è diventata la “capitale del Baseball” il merito è di Lietta Patrini che, un giorno di primavera del 1969, portò lo sport americano per eccellenza nella “città del ponte di ferro”. 

In occasione del suo cinquantesimo compleanno, il Baseball Club Malnate è stato festeggiato nel corso di un incontro che si è tenuto nella sala consiliare del Comune alla presenza del sindaco Irene Bellifemine, del consigliere regionale ed ex sindaco cittadino Samuele Astuti, Walter Sinapi, Delegato Provinciale CONI, Linda Casalini – Ufficio Scolastico Provinciale Varese, Maria Bonanata – Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo Iqbal Masih di Malnate, Maurizio Ampollini – Presidente Fondazione della Comunità di Malnate Onlus, Gabriella Concina – Presidente Vikings Baseball Malnate, Lorenzo Vinassa De Regny – Responsabile AIBxC dello sviluppo del Baseball Giocato da Ciechi all’estero, Ruggero Brandellero – Presidente ASD Ciechi ed Ipovedenti Sportivi Varesini, Gaetano Marchetto, Ottavio Stgliano , Armando Virgili e Lorenzo Bossetti – Senatori de I Patrini Baseball giocato da Ciechi.

Il Baseball Club Malnate fu fondato al fine di “educare la gioventù alla disciplina sportiva e di incrementare il baseball fra i giovani”.

Il primo Consiglio Direttivo vide come Presidente Franco Moalli – Vicepresidente Emilio Patrini – Segretario Adele Patrini – Tesoriere Lietta Patrini – Consiglieri Luigi Facetti, Alfredo Rusconi, Don Marco Sironi e Franco Francescotto e si presentò il 26 giugno del 1969 con la serata “quando torna primavera” alla quale parteciparono i campioni d’Italia dell’Europhon, il Vicepresidente Federale Goliardo Zanella e l’allenatore della Nazionale Gigi Cameroni.

La squadra fece il suo esordio nel campionato di serie D e incentivò l’attività giovanile con campionati minori ( juniores etc…).

il traguardo più ambito fu sempre in ambito giovanile, con la medaglia di bronzo ai Giochi della Gioventu’ Nazionali ( Palermo 1975) a cui si unì la serie B e la costituzione, nel 1978, della società femminile Softball Malnate.

Il campo da gioco rimase però la nota critica perché una partita di baseball necessita di un campo specifico chiamato “Diamante”.

Vennero così poste le basi per l’ampliamento dell’area di gioco, indispensabile per il proseguimento dell’attività agonistica in linea con i regolamenti della Federazione Nazionale.

La  passione per il Baseball fu sempre viva a Malnate ed il 7 maggio 1988, con il contributo dell’allora Amministrazione Comunale e del CONI, si inaugurò il Diamante Adriano Gurian, intitolato alla memoria di un giovane giocatore deceduto pochi anni prima, e che tutt’ora rappresenta uno dei pochi campi omologati presenti in Lombardia.

Seguono stagioni indimenticabili, affiancate anche dal settore femminile che approda in serie A portando alcune giocatrici alla luce della massima ribalta nazionale e mondiale.

Il fiore all’occhiello fu la costituzione, nel 2011, di una squadra di Baseball giocato da ciechi: I Patrini , per ben tre volte campioni d’Italia!

«Possiamo dire  – commenta Adele Patrini – che il principio ispiratore legato al baseball ha matrici più filosofiche, culturali e sociali che sportive perchè, attarverso il gioco, si vogliono promuovere ed incentivare valori che abbracciano un panorama più ampio dalla forte connotazione educativa. Babe Ruth, il più grande giocatore di Baseball americano, scrisse in una lettera indirizzata ad un ragazzino: “Il baseball assomiglia alla vita ed alla vita ti prepara, perchè si gioca UNO CONRO TUTTI: se  lasci andare una palla in aprile, ti accorgi poi, magari in settembre, che quella palla ti costa il campionato. Non puoi permetterti ne’ distrazioni ne’ rilassamento, perchè sei solo contro tutti…!!”».

Un insegnante di Scienze Motorie di una Scuola Secondaria di primo grado mise a punto un bellissimo progetto per i suoi ragazzi : “ Accendi il cervello , si gioca a Baseball”. La mission del progetto stesso è di fondamentale importanza per la crescita dell’individuo come parte della società civile: prendere coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria personalità, superando lo smarrimento di fronte a ciò che cambia, a partire da se stesso e dalla propria esperienza. Individualmente e con gli altri, cercare soluzioni razionali ed alternative ai problemi intellettuali ed operativi non risolti, nel rispetto delle regole e del buon senso.

Sul fronte prettamente sportivo, i prossimi 7 e 8 settembre ci sarà un concentramento a Firenze con riunione di tutti i tecnici italiani ed a seguire gara dei fuori campo e partita All Star disputata tra le migliori selezioni nazionali del girone est ed ovest, a settembre inizia la Coppa Italia e l’11 e il 12 ottobre si terra’ il torneo di chiusura a Bologna e terminerà l’attività ufficiale italiana 2019m, mentre a metà novembre una squadra italiana andrà a Cuba.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2019
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