Il progetto Rifr@azioni è un modello, educatori e ragazzi ospiti a “Raduno Giovani CambiaMenti”
Il progetto contro la devianza giovanile verrà illustrato a Rutigliano (Bari) dagli stessi educatori e dai ragazzi che vi hanno partecipato. Ceriotti: "Ci sarà una nuova edizione"
Il progetto Rifr@azioni, realizzato durante l’anno scolastico appena passato, è già un modello che si spera di non perdere. Una folta delegazione di educatori e ragazzi infatti è stata invitata a partecipare al primo “Raduno Giovani CambiaMenti” che si terrà venerdì 27 settembre a Rutigliano, in provincia di Bari, manifestazione promossa da Phoenix (http://www.gruppophoenix.eu/) in collaborazione con ASL di Bari, finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga (Prevenzione e contrasto al disagio giovanile).
Nato dal volere di alcune cooperative sociali (Elaborando, Alisei, Cta, Davide, Naturart) e grazie al contributo del Comune di Busto Arsizio, della Fondazione Comunitaria del Varesotto, della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate e la collaborazione del Consultorio per la famiglia di Busto e dell’associazione 26×1, Rifr@azioni avrà uno stand che sarà gestito da operatori e ragazzi i quali daranno informazioni approfondite sulle attività di ricerca intervento nella scuola, di sportello e pronto intervento e di attività extrascolastica.
Il progetto ha appunto due principali espressioni: la prima, secondo un modello attivo di ricerca-azione, incentrata sulla ricerca nei 7 plessi scolastici cittadini coinvolti, con la somministrazione di questionari (compilati da 1120 studenti delle scuole secondarie di I grado), laboratori e incontri con consigli di classe (aggiungendo quindi anche il puto di vista degli insegnanti), senza contare le uscite realizzate in autunno in alcuni quartieri a cura di una coppia di educatori; la seconda, invece, ha visto il suo baricentro in quella che è stata la casa del progetto, il Circolo Gagarin, spazio che ha accolto preadolescenti e adolescenti. Attenzione ai ragazzi che è sempre accompagnata da un dialogo serrato con i genitori, viste le proposte complementari di Rifr@azioni che, in collaborazione con il Consultorio per la famiglia, ha realizzato 3 cicli da due incontri e aperto lo sportello caregiver itinerante.
Secondo il responsabile Sergio Ceriotti la cosa più importante da sottolineare è che «il progetto continua a generare processi di protagonismo, partecipazione e desiderio di proseguire a operare nell’ambito educativo con le scuole, gli adolescenti, il territorio e per loro. Il gruppo infatti ha risposto con entusiasmo alla proposta e si è attivato per preparare l’esperienza da portare testandola già venerdì scorso».
Per il futuro, poi, sembra che il progetto sia destinato ad una continuità visti gli ottimi risultati coronati dall’invito ricevuto: «Gli organizzatori del raduno – continua Ceriotti – hanno saputo della nostra esperienza e ci hanno chiesto di partecipare portando, in particolare, la testimonianza diretta dei protagonisti. Abbiamo scelto 4 adolescenti (Maria Tallarico, Federico Turri, Alessandra Perini, Dario Dringoli) che saranno accompagnati da me dagli educatori Matteo Malnati e Laura Carletti e dalla psicologa Alice Contrino. Condurranno un’attività di gruppo con alcuni studenti partecipanti al raduno, per far vivere un’esperienza di gruppo esplicativa del metodo di conduzione dello spazio Rifr@azioni: accoglienza, confronto, attività, comunicazione, conoscenza di sé e dell’altro. Le cooperative e il Comune di Busto Arsizio hanno riletto gli esiti del primo anno e si sono attivati per dare continuità e nel contempo apportare miglioramenti e innovazione a questo progetto complesso e articolato. Ci sentiamo quindi di poter dire con fiducia che questo progetto avrà un seguito sia per quanto riguarda gli interventi a scuola, secondo una progettazione ancora da ultimare, sia per le attività con i ragazzi (spazio Rifr@azioni e di Studio Insieme). A questo proposito mercoledì 25 settembre alle ore 18.30 è previsto un incontro con i genitori degli interessati (ragazzi preadolescenti e adolescenti) presso la sede dell’associazione 26×1 (Circolo Gagarin)».
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