Quattro giorni di teatro che fanno crescere il paese

Al centro di questa impresa Giulio Votta, un maestro innamorato di prosa, poesia e del suo lavoro

Avarie

Per i bimbi delle elementari è “maestro Giulio“, i più piccini lo chiamano “Pongo“ (uno dei suoi personaggi), mentre al secolo è Giulio Votta, l’insegnante di 42 anni – compiuti ieri, domenica 29 settembre – che per quattro giorni ha animato le giornate di Cocquio Trevisago, conquistando il pubblico, di grandi e piccini.

«Una grande risorsa per il paese»: in tanti l’hanno descritto così. Lui è arrivato a insegnare alla scuola primaria lo scorso anno. Storia, geografia e matematica sono le sue materie, a cui certamente può aggiungersi anche il teatro.

La quattro giorni densa di appuntamenti offerta da Teatro Proskenion è stata infatti per molti una sorpresa che ha fatto segnare il tutto esaurito in quasi tutte le date dove una compagnia di artisti di caratura internazionale si è esibita con repertorio della tradizione napoletana capace di far battere mani e piedi ai bambini con una strepitosa Tammurriata nera (canzone nata nel 1944 durante la guerra che racconta la storia di una donna che mette al mondo un bimbo di colore, concepito da un soldato durante l’occupazione americana) uscita dalla voce spettacolare di Mariangela Berazzi accompagnata dalla chitarra di Vincenzo Mercurio e dal tamburo a sonagli di Nando Brusco.

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Ma il vero anfitrione della quattro giorni (“Il corpo scenico”, col patrocinio del Comune di Cocquio Trevisago) è stato lui, il maestro Giulio che ha mosso i suoi primi passi nel mondo del teatro e dello spettacolo fin da adolescente: originario di Tradate, dall’età di sedici anni inizia il suo percorso di studio e lavoro con una compagnia di teatro per ragazzi a L’Aquila (L’uovo), spaziando in seguito dal teatro di strada al teatro classico e contemporaneo.

Studia con diversi maestri nei vari settori dell’arte e del teatro (Colombaioni, Barba, Del Bono, Brie, Gentilucci, Salvo, Piccardi), frequenta il corso di lettere indirizzo storico artistico alla facoltà di lettere e filosofia de L’Aquila con Ferdinando Taviani e accomunando il lavoro allo studio realizza diversi progetti in ambito sociale e socio-culturale teatrale a carattere nazionale ed internazionale (Danimarca, Germania, Polonia).

Attualmente è socio fondatore di diverse associazioni di teatro, musica e spettacolo (Artisti Aquilani, Il Brucaliffo, I Guastafeste, Sasha Teatro); collabora da 9 anni con il Teatro Stabile d’ Abruzzo in un progetto per le scuole sul territorio abruzzese e nel corso dei 21 anni di lavoro e studio prende parte a più di 30 spettacoli come attore e musicista.

Oggi è tornato nella sua provincia di nascita per lavorare come insegnante delle elementari e studiare teatro assieme ai colleghi e amici di Proskenion, peraltro già partiti per una data in Austra, e a breve in Sud America.

Dall’associazione genitori, grazie alla quale, assieme alla maestra Raffaela Pane, è stato possibile organizzare la quattro giorni teatrale, auspicano che questo sia stato solo l’inizio di una collaborazione culturale destinata a durare nel tempo.

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Pubblicato il 30 Settembre 2019
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