Arriva il piano della mobilità che favorisce i pedoni e le bici

Parte in questi giorni il percorso del PUMS, piano urbano della mobilità sostenibil: una sorta di PGT della Viabilità

Foto del giorno gennaio 2019

Parte in questi giorni il percorso del PUMS, piano urbano della mobilità sostenibile di Varese.

Figlio del Piano Urbano della Mobilità del 2008, («Ma con una visione ribaltata rispetto a quello di allora: in quel caso i protagonisti della viabilità erano le automobili, ora sono i pedoni, le bici e i bus» spiegano) E’, di fatto, il pgt delle strade, la mappa di come circoleranno i varesini nei prossimi anni: con una attenzione particolare, però, alla sostenibilità dei mezzi.

«Per realizzare un piano come quello che abbiamo in mente – ha spiegato questa mattina l’assessore Andrea Civati – è indispensabile effettuare una seria e approfondita analisi della situazione attuale, un grande studio complessivo sui sistemi di mobilità. Noi siamo tra i primi in provincia a portarlo avanti, solo Malnate è arrivato prima di noi. Per questo cominceremo fin dai prossimi giorni ad analizzare tutte le diverse tipologie di spostamento: si tratta del primo, importante passo del percorso di formazione del piano».

Dai prossimi giorni la società Sintagma, incaricata degli studi, verificherà i flussi posizionando cinque radar in altrettante intersezioni e altri sette radar bidirezionali in altrettante sezioni stradali «Sono rilevatori che riescono a monitorare tutto il traffico veicolare, anche quello di bus, camion e bici» Spiega Claudio Rossi, rappresentante della società. L’incrocio di Largo Flaiano, via Valganna, la superstrada del lago, viale Borri e Belforte, diversi incroci in centro, sono solo alcuni degli esempi dove verranno effettuate le tante rilevazioni sulla mobilità.

Altre 19 postazioni avranno invece dei rilevatori in grado di monitorare anche il flusso pedonale: tra i quali ci saranno anche quelli dei pendolari alle stazioni dei treni o gli utenti del trasporto pubblico.

«Abbiamo ritenuto che il piano fosse indispensabile per la città e si inserisse in un lavoro su cui l’amministrazione si è impegnata: quello di svecchiamento e di utilizzo di tutte le politiche della mobilità in uno spettro piu ampio, complessivo e generale» ha spiegato Civati.

Generico 2018

DOPO L’ANALISI, IL CONFRONTO CON I CITTADINI

Quella della analisi sarà però solo una prima fase: quella che seguirà analizzerà i comportamenti e le abitudini della città con un questionario apposito. «Stiamo studiando un questionario per comprendere dai cittadini di Varese come si muovono normalmente: come vanno al lavoro, come si spostano in città, per rendere il più coerente possibile il piano che metteremo a punto» ha sottolineato Civati.

Una «Modalità per far partecipare gli utenti alla fase di rilievo, per poi durante stesura passare al confronto classico e alla valutazione di impatto ambientale – spiega il dirigente Gardelli- Quest’ultima sembra una cosa curiosa in un piano fatto proprio per la mobilità sostenibile, ma fa parte del percorso»

La fase della partecipazione sarà inoltre sviluppata attraverso una serie di incontri tematici e workshop con i cittadini e associazioni per poter valutare con i cittadini tutti gli aspetti e realizzare un Piano della mobilità sostenibile che sia condiviso con la città.

«Vorremmo fare qualcosa di piu di una mera presentazione pubblica, che dovremo comunque fare per legge, ma anche creare coinvolgimenti diversi e piu mirati, per fare dei focus che non siano banalmente la trasmissione delle informazioni ma una partecipazione piu sostanziale al progetto: penso a incontri con le associazioni e con i pendolari, per esempio – aggiunge Civati – Perchè la fase di analisi tutti i dati raccolti serve per condividere con la città possibili miglioramenti e innovazioni nel nostro sistema complessivo di mobilità».

UN PIANO IN IN ARRIVO DA UN BANDO, E UTILE PER I BANDI

I circa 100mila euro necessari per la realizzazione del piano arrivano dal bando Periferie, quello che ha finanziato il Piano Stazioni: «Quando abbiamo presentato il progetto stazioni non ci siamo limitati a chiedere investimenti per quella parte di città, ma abbiamo chiesto anche fondi per fare salto di qualità su una logica diversa di mobilità – spiega l’assessore – Così 100mila euro con cui eseguiremo questo piano sono tratti proprio da lì».

Il Piano su cui comincia il percorso vuole anche permettere all’amministrazione di accedere ad altri bandi: «Il Pums ci consentirà di poter accedere ai finanziamenti green – precisano infatti – Per i quali essersi dotati di questo piano è una condizione indispensabile».

La campagna di indagine avrà inizio settimana prossima e si concluderà prima dell’8 dicembre: «Subito dopo faremo i primi ragionamenti di tipo pianificatorio, la seconda parte di analisi con la città e la presentazione prima in giunta e poi in consiglio comunale: speriamo nell’approvazione prima dell’estate 2020»

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 31 Ottobre 2019
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