Compro casa o faccio un figlio? Quando crescere un bambino è un lusso

Secondo gli ultimi dati della Federconsumatori crescere un figlio da 0 a 18 anni costa in media 173.560 euro, con un aumento di circa il 10% in 5 anni nella spesa, più pesante per i redditi medio bassi

famiglia genitori

Dal punto di vista meramente economico scegliere di fare un figlio oggi equivale a comprarsi una casa, se non addirittura una villetta, perché un piccolo erede costa ai genitori da un minimo di 117.400 euro a un massimo di quasi 300 mila euro. E questo limitando i conti alla soglia della maggiore età, ben prima dell’eventuale scelta per l’Università.
A fare i conti è l’Osservatorio nazionale della Federconsumatori, nel quarto rapporto “Quanto costa crescere un figlio da 0 a 18 anni”, appena pubblicato.

Dall’indagine è emerso che i costi si differenziano fortemente in relazione al reddito disponibile della famiglia: per una famiglia bigenitoriale con un reddito netto annuo di 34.000 euro crescere un figlio fino a 18 anni costa 173.560 euro. Per una famiglia con reddito netto annuo di 22.500 Euro il costo ammonta mediamente a 117.400 euro, mentre le famiglie con reddito netto annuo superiore ai 70.000 euro la spesa lievita fino a 288.600 euro. “Fare un figlio rischia di diventare un lusso riservato a pochi” ha dichiarato Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori, commentando i risultati della ricerca, soprattutto se messi in relazione con l’andamento dei redditi.

La spesa per crescere i figli, dal 2013 al 2018 (dati cui si riferisce l’indagine appena pubblicata) è aumentata dal 9% al 11% per tutti, con significative differenze però tra quadri e dirigenti che hanno visto aumentare rispettivamente del 9% e del 16% i loro redditi contro il +6% degli operai. +2% degli impiegati e addirittura il -1% dei professionisti. Così si scopre che se una famiglia media spende circa 2600 euro al mese per vivere (di cui quasi mille solo per il mantenimento del figlio adolescente), oltre il 50% delle famiglie fa quadrare i conti con una spesa che non arriva ai 2000 euro al mese.

E chi pensa che i costi salati di asili nido, babysitter, pannolini, passeggini e attrezzature varie dei primissimi anni di vita siano elevati (da un minimo di 7 mila a un massimo d 15 mila euro da 0 a 12 mesi a bambino – festa di battesimo o primo compleanno esclusi – secondo un’altra indagine dell’Osservatorio della Federconsumatori), può stare sicuro che crescendo le spese non diminuiscono affatto, anzi aumentano. Notevolmente, a cominciare dai costi per l’alimentazione (quasi 2 mila euro considerando anche i buoni pasto per le mense scolastiche), trasporti e comunicazioni (circa 1800 euro l’anno) e l’educazione e la cura (tra visite specialistiche e spese non coperte dal servizio sanitario a cominciare dal dentista). Anche se la prima voce di spesa è sempre l’abitazione (oltre 3 mila euro a figlio), tenendo conto di affitto o mutuo, bollette, mobili, elettrodomestici. Alla fine per un afamiglia media con un reddito di 34 mila euro la spesa per un figlio di 16 anni nel 2018 è di 11.551 euro l’anno, come da tabella.

Nota: nell’ultima voce “Altre spese” sono comprese attività sportive, ricreative, culturali, cura personale, onorari professionisti, vacanze e tempo libero.

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Pubblicato il 22 Ottobre 2019
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