Forza Italia riparte ma pesano le assenze dei suoi parlamentari

Rotto il silenzio dopo la botta giudiziaria che lo scorso maggio ha raso al suolo la dirigenza del partito in provincia di Varese. Mattina di confronto tra iscritti, amministratori e simpatizzanti. Assenti Galliani e Versace

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Dopo mesi attività sotto traccia Forza Italia rompe il silenzio e prova a ripartire dopo la batosta giudiziaria che lo scorso maggio ha raso al suolo la dirigenza del partito in provincia di Varese.

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In un momento voluto dalla reggenza commissariale del partito, sabato mattina 5 ottobre iscritti, amministratori e simpatizzanti si sono ritrovati alla sala Aler di Varese per dare libero sfogo a riflessioni politiche ma anche a critiche e ambizioni per ritrovare un nuovo spazio politico.

Tanti i presenti ma a fare rumore sono stati anche gli assenti. A dare il via ai lavori c’erano il senatore Giacomo Caliendo, Giuseppe Taldone e Gigi Farioli, che in questa fase reggono il partito nelle diverse latitudini della provincia. Ma anche il presidente della Provincia Emanuele Antonelli, e gli alleati di centrodestra Matteo Bianchi della Lega e Andrea Pellicini per Fratelli d’Italia.

Assediati a livello nazionale dalla mancanza di una leadership forte, dalle picconate di Toti e dalla potenziale attrazione che l’Italia Viva di Renzi può costituire per i suoi elettori, i forzisti a Varese devono anche rilanciare un ruolo azzoppato dai guai giudiziari degli ultimi mesi.

A dare la carica all’inizio della mattinata è stato l’Europarlamentare Massimiliano Salini, commissario di Forza Italia in Lombardia. Una presenza apprezzata che, però non ha fatto passare sottotraccia le assenze.

Ovvero gli unici parlamentari eletti nella circoscrizione del territorio di Varese: Adriano Galliani e Giusy Versace. Assenze che hanno fatto emergere un tema politico più ampio e forte: la mancanza di un collegamento politico con un livello istituzionale superiore. Non solo in giornate come quella di stamattina ma ancora di più nell’attività politica di tutti giorni per il quale, a Varese, mancano contatti politici che vadano oltre quelli di regione Lombardia.

Forte e trasversale anche il tema della democrazia interna al partito, sollevato nei giorni scorsi dal coordinatore cittadino Roberto Leonardi, e rilanciato dal consigliere provinciale Marco Riganti in mattinata: «ogni realtà locale in Forza Italia deve avere l’opportunità di eleggere i propri rappresentanti – ha detto Riganti -. Basta con la logica delle nomine dall’alto. Solo così possiamo pensare di tornare a crescere e dobbiamo farlo perché Forza Italia non può essere un partito che sta fermo al 5%, non lo reggiamo. Dobbiamo fare di più e farlo in fretta affrontando la sfida del ricambio generazionale».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Ottobre 2019
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