La fondazione Novae Terrae di Luca Volontè al centro degli intrighi Lega-Russia

L'ex-paralamentare saronnese dell'Udc è a processo per aver ricevuto fondi da lobbysti dell'Azerbaijan nel 2013. La sua fondazione al centro dei finanziamenti russi in Europa

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Nell’inchiesta giornalistica rilanciata da Report nelle ultime due puntate andate in onda su Rai Tre sui rapporti tra Lega, oligarchi ultratradizionalisti russi e movimenti della destra suprematista americana compare il nome e il volto di un politico noto alle nostre latitudini e non è della Lega. Si tratta del mite e democristiano Luca Volontè, ex-deputato dell’Udc dal 96 al 2013 e fondatore della fondazione Novae Terrae che ha sede proprio a Saronno, sua città natale.

Volontè viene tirato in ballo proprio nel ruolo di fondatore di questo ente che propugna politiche e progetti per la famiglia tradizionale. Sul sito si legge che Novae Terrae “vuole difendere i diritti umani concepiti nella prospettiva del diritto naturale, e operare per arginare il dilagare di “diritti insaziabili” essenzialmente inumani e distopici”. Sostanzialmente si batte contro i diritti della comunità Lgbtq (definendola inumana e distopica), in particolare il matrimonio omosessuale, l’adozione e l’utero in affitto.

L’inchiesta giornalistica (già portata avanti da l’Espresso e anche da Milena Gabanelli sul Corriere, ndr) prende le mosse dall’indagine della magistratura su una tangente da diversi milioni di euro che sarebbe transitata sui conti della Novae Terrae dall’Azerbaijan perchè il politico saronnese si adoperasse contro una risoluzione del Consiglio d’Europa che avrebbe dovuto condannare i tratti fortemente dittatoriali del regime di quel Paese. Al momento la vicenda è giunta al processo di primo grado per corruzione internazionale.

Accedendo i conti di Novae Terrae si è potuto verificare che la fondazione ha ricevuto finanziamenti da altre società estere, principalmente russo-azere, che gira regolarmente ad associazioni o enti di vari Paesi europei, oltre all’Italia, per finanziare campagne pro vita, contro l’aborto, il divorzio, contro i matrimoni gay organizzate principalmente da realtà religiose di destra.

Il sistema finanziario che foraggia Novae Terrae è sotto inchiesta in diversi Paesi europei in quanto si sospetta sia stato utilizzato da Putin e da governi amici della Russia per finanziare anche partiti politici di estrema destra e tradizionalisti, per finanziare operazioni segrete e aggirare l’embargo.

Il presidente della fondazione è Emanuele Fusi (leggi l’errata corrige) mentre un altro componente del consiglio è Gianfranco Amato, uno dei leader del Popolo della Famiglia, formazione di cui ultimamente si sono perse le tracce ma che si era presentata alle elezioni politiche del 2018 con un programma tutto incentrato sulla famiglia tradizionale e contro qualsiasi diritto sociale per i gay (comprese le unioni civili, ndr).

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Ottobre 2019
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