La storia di Maria al centro della campagna contro le truffe romantiche

Prende il via oggi in Canton Ticino e in tutta la Svizzera la seconda parte della campagna nazionale di prevenzione delle “cybertruffe romantiche” denominata "E lei? Avrebbe detto di sì?"

Avarie

Oggi prende avvio in tutta la Svizzera la seconda parte della campagna nazionale di prevenzione delle cybertruffe “romantiche” denominata “E lei? Avrebbe detto di sì?”.

In quest’ambito le forze di polizia e la Prevenzione svizzera della criminalità uniscono le loro forze per consigliare la popolazione sui comportamenti corretti da adottare in Internet allo scopo di evitare i pericoli legati a questo tipo di truffa, dalle conseguenze spesso drammatiche.

«La cybercriminalità è aumentata in modo crescente in questi ultimi anni – spiega una nota della Polizia cantonale ticinese – I  dati dell’Ufficio federale di statistica evidenziano un aumento delle truffe da 9.238 casi nel 1990 a 16.319 casi nel 2018 (+76.7%). Gran parte dell’incremento è ascrivibile allo sviluppo di Internet. Inoltre queste attività criminali, messe in atto a livello internazionale e con un’evoluzione estremamente rapida, rendono ancor più complesse le indagini giudiziarie avviate in seguito alle denunce delle vittime».

Per questo motivo le polizie cantonali e comunali della Svizzera e la PSC hanno lanciato una campagna nazionale di prevenzione che mira a sensibilizzare la popolazione sui rischi potenziali legati all’uso di Internet.

L’iniziativa prevede la diffusione di un video e saranno promosse diverse altre azioni di sensibilizzazione, come l’affissione di manifesti pubblicitari, la distribuzione di cartoline, la pubblicazione di articoli su siti di prevenzione o l’organizzazione di conferenze.

La nuova campagna “E lei? Avrebbe detto di sì?” sensibilizza sulle truffe legate alla ricerca di un partner online. Questo tipo di reato vede al lavoro truffatori che sottraggono denaro per lungo tempo alle persone cadute nella loro trappola. Persone che si ritrovano poi con i conti bancari svuotati e un cuore infranto.

La storia di Maria e delle sue disavventure con il personaggio immaginario di Franck, raccontata nel filmato, serve a diffondere i seguenti quattro consigli generali della campagna sui comportamenti da adottare quando si naviga in Internet, allo scopo di minimizzare il rischio di diventare vittima di un cybertruffatore:

  1. Non fidatevi mai di una persona che conoscete solamente in Internet
  2. Non trasmettete mai password e copie o scansioni di documenti ufficiali come passaporto e patente
  3. Non divulgate mai foto intime o informazioni personali
  4. Non versate mai acconti se non siete sicuri dell’affidabilità del vostro interlocutore

Dato che le vittime di una truffa romantica provano spesso un forte senso di vergogna, tendono a rinunciare a sporgere denuncia in polizia. Conseguentemente, il numero di truffe registrate per questo genere di reato potrebbe costituire solo la punta dell’iceberg. Inoltre,
i danni materiali legati alle truffe romantiche possono essere ingenti.

A queste perdite finanziarie si aggiungono poi danni di natura psicologica legati alla perdita di fiducia in sé. In queste condizioni, la prevenzione delle truffe romantiche assume quindi enorme importanza.

Il filmato della campagna si può vedere sul canale Youtube della Repubblica e Cantone Ticino al seguente link https://youtu.be/j7bBJH8FwT8 nonché sulla pagina Facebook della Polizia cantonale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Ottobre 2019
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