Mandò in coma il superiore con un pugno, condannato a 4 anni ex-autista Stie

I fatti avvennero all'interno della sede della società di trasporti nel settembre del 2017. Il giudice ha mantenuto il reato di tentato omicidio ma ha ridotto la richiesta dell'accusa

I nuovi autobus Stie (inserita in galleria)

Picchiò il suo superiore con un pugno, mandandolo in coma. L’aggressore, un’autista della Stie, è stato condannato a 4 anni di reclusione in primo grado dal Tribunale di Busto Arsizio per il reato di tentato omicidio.

Il pm aveva chiesto una condanna più pesante mentre l’avvocato dell’imputato, Davide Toscani, aveva chiesto di derubricare il reato in lesioni gravi ma il giudice ha optato per una pena più mite ma senza cambiare il capo di imputazione.

Lite nel deposito della Stie, dirigente in coma

Il fatto avvenne il 5 settembre del 2017 quando, all’interno della sede Stie di San Vittore Olona, il dirigente V.G. convocò il dipendente per consegnargli una lettera di richiamo. Proprio il motivo della convocazione fu la goccia che fece traboccare il vaso dell’ira dopo mesi di vessazione che – a suo dire – avrebbe subito sul posto di lavoro. Con un pugno mandò in coma il dirigente 53enne che si riprese solo dopo diverse settimane.

L’autista, subito licenziato, ha già parzialmente risarcito la vittima con la sua liquidazione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Ottobre 2019
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