Parte la raccolta di firme per ripristinare il servizio “solo treno” e contro Trenord

Da settimana prossima il PD organizzerà volantinaggi e raccolte di firme in tutte le stazioni della Regione

gallarate generico

Il Pd Lombardo -di concerto con il gruppo regionale- raccoglierà le firme tra i pendolari contro l’abolizione dell’abbonamento “solo treno” e, più in generale, per chiedere alla Regione di archiviare Trenord e di progettare una diversa prospettiva per il servizio ferroviario regionale. Lo annuncia la segreteria del partito democratico che annuncia anche come dalla prossima settimana, per circa un mese, i dem faranno diversi volantinaggi e raccolte firme nelle stazioni di tutti i territori lombardi con lo slogan “Basta Trenord”.

«L’esperimento di Trenord è durato dieci anni –spiega il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo- e a consuntivo si deve ammettere che le cose non sono andate come avevano promesso ai pendolari. Il servizio è ancora largamente insoddisfacente e la Regione, da ormai sei anni guidata dalla Lega, ha tutta la responsabilità di non avere un vero progetto per dare ai viaggiatori condizioni di viaggio soddisfacenti. Noi saremo nelle stazioni a raccogliere la voce dei cittadini e porteremo il loro disagio e la loro protesta sul tavolo della politica».

Aggiunge Samuele Astuti, consigliere regionale PD della Lombardia: «Nel 2020 scadrà il contratto di servizio con Trenord, che cosa ha intenzione di fare la Regione? Una parte significativa di ritardi e cancellazioni è causata da problemi sulla rete e noi avevamo chiesto di convocare anche RFI, proprio oggi in commissione, ma non è stato fatto. C’è, soprattutto, un problema di flotta, e nonostante gli annunci la Regione non è riuscita ad avere quasi nulla di nuovo da Trenitalia. Mentre il mondo va avanti la Regione Lombardia non riesce a mettersi al passo con le migliori realtà europee e costringe i pendolari a condizioni di viaggio assolutamente insoddisfacenti. In più, c’è la prospettiva della graduale cancellazione dell’abbonamento “solo treno”, come è già successo nelle province di Milano e Monza e Brianza in concomitanza dell’introduzione della tariffa integrata, ma per scelta unilaterale della Regione. Tutto questo ci porta a promuovere una mobilitazione con i pendolari per dire con chiarezza che bisogna mettere mano a Trenord e che la Regione non sta governando a dovere il trasporto ferroviario regionale».

Ecco il testo su cui si raccoglieranno le firme:

I Lombardi hanno diritto di viaggiare su treni puntuali, affidabili, confortevoli e puliti, come avviene nel resto d’Europa.

Trenord non sa garantire tutto questo: è un esperimento durato dieci anni, ora bisogna avere il coraggio di dire che non ha funzionato e che bisogna andare oltre.

La Regione Lombardia, che governa il trasporto ferroviario regionale, ha avallato tutte le scelte di Trenord: dal taglio del 5% delle corse fino alla soppressione dell’abbonamento “solo treno” che oggi costringe 25mila pendolari delle province di Milano, Monza e Brianza e in parte di Lodi a pagare gli abbonamenti fino al 40% in più per avere lo stesso servizio scadente. Oggi riguarda solo loro, domani riguarderà tutte le province lombarde. Lo ha deciso la Regione per mettere più soldi in cassa a Trenord.

Meno corse, abbonamenti più cari: così non va.

Chiediamo che la Regione Lombardia dichiari concluso l’esperimento Trenord. Chiediamo che la Regione rispetti i pendolari, ripristini gli abbonamenti “solo treno” per i pendolari di Monza, Milano e Lodi che non prendono altri mezzi e rinunci a cancellarli nelle altre province.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Ottobre 2019
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