Sesto medievale piace al pubblico. La torre di Lisanza tra i beni ancora da scoprire

Successo per gli itinerari proposti in occasione delle Giornate Fai d'autunno. Tra le proposte per una replica dell'iniziativa anche alcuni beni solitamente chiusi al pubblico, come il Castello lisanzese, fortezza affacciata sul Verbano

Sesto Calende varie

I gioielli dell’arte sestese conquistano il pubblico. In molti hanno raccolto l’invito a partecipare domenica alle iniziative sul territorio delle Giornate Fai D’Autunno.

A Sesto Calende i visitatori sono stati accompagnati all’interno di due luoghi caratteristici dove spiritualità, storia e arte si fondono: l’Abbazia di San Donato, con il suo splendido ciclo di affreschi da poco restaurati e il piccolo oratorio di San Vincenzo, la chiesa, ora sconsacrata, detta anche “dei Magi” e costruita tra la fine del XI sec. e l’inizio del XII sec. L’itinerario è poi proseguito lungo il sentiero tra i boschi che conduce al Sass de la preja buja, masso erratico risalente all’Era Quaternaria.

Generico 2018

La visita guidata ha toccato alcuni luoghi speciali, solitamente aperti al pubblico ma ben raccontati in questa occasione dai giovani studenti sestesi che hanno fatto da guida per tutta la giornata. Una curiosità tra tutte: l’abbazia di San Donato conserva una “Ultima Cena” davvero speciale. Si tratta di un affresco rinascimentale, datato 1581, e dipinto dal pittore svizzero Giovanni Battista Tarilli da Cureglia. Le opere di questo artista si ispirano ai grandi maestri dell’epoca tra cui Leonardo Da Vinci, dalla cui opera con buona probabilità può aver preso spunto per la realizzazione del suo cenacolo.

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«La giornata è stata un successo, siamo molto soddisfatti» ha commentato il vice sindaco Edoardo Favaron che in questo mandato riveste tra gli altri incarichi quello di assessore alla cultura (L’abbiamo incontrato durante il tour di Varese4U Archeo sulle tracce della civiltà dei Celti di Golasecca).

giornate fai sesto calende

E mentre si pensa a come replicare l’iniziativa in futuro non mancano le proposte per riuscire ad aprire le porte di luoghi altrimenti inaccessibile. Tra tutti, come suggerito dal consigliere comunale Roberto Caielli, la Torre di Lisanza, antica costruzione medievale, affacciata sul lago maggiore che pochi, sestesi e non, hanno avuto la possibilità di visitare. Il castello di Lisanza rappresentava una delle fortificazioni erette a difesa del Basso Verbano, in collegamento con le due rocche, quella di Angera e quella di Arona.

Qui la descrizione dei monumenti visitati

 

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Ottobre 2019
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