Social, Privacy e comunicazione: essere giornalisti anche da addetti stampa della PA

Non si tratta solo di cosa si può fare e cosa no dopo il “Famigerato” GDPR: quella dell’ufficio stampa di una PA o di una associazione è un ruolo che ha gli stessi diritti e oneri di quelli di un giornalista

Generico 2018

Dopo l’avvento delle norme del GDPR, postare sui social sembra diventato un grandissimo problema, soprattutto negli account della pubblica amministrazione: per il timore di andare contro la legge, o violare la privacy degli utenti, in molti casi si sceglie di evitare.

Ma è davvero così? Quel “famigerato” GDPR impedisce molte delle cose tipiche dei social, come le foto dei giovani o i video tratti da eventi? Per Capire fino a dove un addetto stampa, soprattutto se coinvolto in pubbliche amministrazioni o associazioni di categoria, può “spingersi” nella sua attività di coinvolgimento degli utenti il panel ideale, nell’ambito di GlocalNews è venerdì 8 novembre alle 9 nella sala Varesevive, in via Lonati 1.

A parlarne ci sarà, innanzitutto, l’avvocato Guido Camera, specialista in diritto dell’informazione e legale dell’ordine dei giornalisti, che proprio per l’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha scritto il libro dal titolo “Lezioni di diritto dell’informazione e la deontologia dei giornalisti” recentemente aggiornato alla nuova legge, che sarà disponibile (gratuitamente, tra l’altro) proprio in coda all’incontro.

“UN GIORNALISTA RIMANE UN GIORNALISTA, ANCHE IN UN UFFICIO STAMPA DI UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”

«In quella occasione presenterò il testo che distribuisce gratuitamente l’ordine, proprio per garantire la massima divulgazione di queste informazioni» ha infatti sottolineato Camera.

«Il senso del mio intervento sarà quello di capire quali regole devono rispettare i colleghi degli uffici stampa della pubblica amministrazione – ha continuato l’avvocato – Perché non c’è solo un tema di gestione del dato personale, ma anche di gestione di conflitti di d’interesse, di diritto di cronaca: insomma di tutto quello che può fare, o no, un giornalista che fa parte dell’ufficio stampa di una Pa».

Molto più del GDPR, dunque: «Non è il caso di dare eccessiva importanza solo ad un’ultima norma, perché quella stessa fa parte di un gruppo di regole consolidato nel tempo – continua Guido Camera – Quello del GDPR è un falso problema: la cosa piu importante da ricordare è che un giornalista rimane un giornalista, anche quando lavora in un ufficio stampa di una PA».

I problemi, molto più spesso, nascono quando un giornalista dimentica i privilegi, e gli oneri, che ha quando parla sui social: «E’importante che un giornalista si ricordi di esserlo anche quando sta sui social: non ci sono diversi modi di comportarsi, all’interno e al di fuori di essi».

TESTIMONIANZE SUL CAMPO DEI SOCIAL

Con lui, interverranno Anna Botter, del coordinamento #PASocial Lombardia, e Andrea Giacometti, responsabile della comunicazione della Cgil.

PA Social, l’associazione di cui Anna Botter fa parte, è la prima associazione italiana dedicata allo sviluppo della comunicazione sui social e nasce dall’esperienza di un gruppo di lavoro costituitosi a novembre 2015, a cura di comunicatori, capo uffici stampa, social media manager del Governo (Presidenza del Consiglio, ministeri, varie istituzioni nazionali) con l’obiettivo tra l’altro, di rendere la comunicazione pubblica delle istituzioni centrali sempre più efficace e a portata di cittadino. Lei porterà all’incontro lo “stato degli atti” dalla parte di chi si confronta quotidianamente per affrontare le sfide del nuovo web.

Andrea Giacometti, responsabile dell’Ufficio Stampa della Cgil di Varese, ha una intensa frequentazione con i social da giornalista professionista: dopo essere stato responsabile della pagina di Cultura e Spettacoli del settimanale cattolico varesino Luce, ha infatti fondato e diretto il quotidiano on line Varesereport.it, ora su Facebook. A lui “toccherà” la parte di testimonianza, con una particolare attenzione alla difesa della professionalità e dei lavoratori.

Il panel è in programma venerdì 8 novembre dalle 9 alle 11  nella Sala Varesevive. Iscrivendosi sulla piattaforma Sigef, o al momento direttamente sul luogo dell’evento, i giornalisti che parteciperanno avranno diritto ai crediti per la formazione continua: il panel eroga quattro crediti di formazione deontologica.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 16 Ottobre 2019
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