Chiude la Casa della Musica: la decisione sofferta di Nadia Peloso

Per lo storico negozio di Somma Lombardo è arrivato il momento di mettere la parola fine: ecco la testimonianza di Nadia Peloso, figlia del fondatore Bruno

Casa della musica somma lombardo

Oltre sessant’anni di attività, due generazioni dedicate ad un negozio che a proprio modo ha lasciato una firma indelebile nella storia di Somma Lombardo: si tratta della Casa della Musica, fondata da Bruno Peloso negli anni ’50, vero e proprio punto di riferimento per la cittadinanza sommese che ancora ricorda il fondatore, nonostante la sua scomparsa risalga ad oltre vent’anni fa.

Presto il negozio non ci sarà più, e la scelta è ormai definitiva: a prendere questa decisione è Nadia Peloso, figlia di Bruno, proprietaria dell’attività che ha curato con passione, amore e dedizione assoluta.

«Non mi aspettavo tutto questo affetto» racconta Nadia, visibilmente emozionata alla sola idea di dover salutare la sua attività: l’annuncio ufficiale è stato pubblicato su Facebook, dove i cittadini hanno risposto con un calore inimmaginabile, riportando ricordi legati al negozio e alla famiglia Peloso.

Da dove nasce la decisione di chiudere il negozio? «Non mi sento più di continuare da sola – dice Nadia -. Questo negozio ha bisogno di giovani, di idee nuove, di energie ed iniziative, e io da sola non posso farlo. Abbiamo cercato a lungo qualcuno interessato a raccogliere questa responsabilità, ma nessuno si è fatto avanti».

Questo sarà dunque l’ultimo mese per la Casa della Musica, che chiuderà sotto Natale: il mantenimento dell’attività avrebbe richiesto investimenti economici onerosi, e questo ha contribuito nella decisione di chiudere definitivamente, dopo oltre un anno di riflessioni.

Si tratta di una scelta sofferta per Nadia Peloso, ma non ci sono rimpianti né rimorsi in questa conclusione: «Mio padre ha creato un posto che è rimasto nel cuore di tante persone, lui era un uomo buono, amato da tutti. Aveva sempre un sorriso e un’attenzione speciale per chiunque entrasse, per tutti i suoi studenti. Io sono cresciuta qui, ho ereditato la sua passione e i suoi insegnamenti, ma la vita a volte porta ad altre cose, ed è giusto così» dice Nadia, mentre sul cellulare scorre i commenti al post su Facebook, e tornando a ripetere: «Non mi aspettavo davvero tutto questo affetto, nei confronti miei, di mio padre e dell’attività. Mi rende molto felice».

Cosa farà Nadia? «Ho un nipotino di un anno, amo passare il tempo con lui, avrò molto più tempo a disposizione e ne sono contenta. Inoltre, mi piacerebbe aiutare gli altri: ci sono tante persone, penso a tanti anziani, che non hanno nessuno che li aiuti anche nelle piccole attività quotidiane, mi piacerebbe dare una mano a chi ne ha bisogno. Fino a Natale saremo qui, dopo si vedrà, avrò tempo per pensarci».

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lucia.pirola@hotmail.it
Pubblicato il 27 Novembre 2019
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