Domenica l’inaugurazione de “I misteri del Santo Rosario”

L'appuntamento con la presentazione del restauro sostenuto dall'associazione L’Alveare è in programma alle 21 nella Chiesa di San Vittore Martire

Santo Rosario

Domenica l’inaugurazione de “I misteri del Santo Rosario”. L’appuntamento è in programma domenica alle 21 alla Chiesa di San Vittore Martire, con la presentazione del restauro finanziato da L’alveare Odv Buguggiate e in parte da Fondazione comunitaria del Varesotto attraverso il Bando Arte e Cultura 2019. Un serata evento organizzata da Obiettivo Cultura Buguggiate, associazione culturale parrocchiale. I piccoli dipinti sono di proprietà della parrocchia.

L’Alveare

«L’Alveare è un’organizzazione di volontariato con sede a Buguggiate, dove è nata ad inizio 2016, dalla sensibilità dei fondatori alle tematiche ambientali e dal desiderio di lavorare per la comunità – spiega Ilaria Mai, responsabile dell’associazione sin dalla sua fondazione -. Gli scopi istituzionali sono la tutela ambientale e la valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale oltre che ambientale del territorio. Rammentandoci dell’esistenza e della storia di queste piccole opere d’arte, con il Consiglio di Amministrazione, abbiamo deciso orgogliosamente di sostenere le spese per il loro restauro».

Il Restauro

Le piccole tele a olio raffiguranti i Misteri del Santo Rosario verranno ricollocate nella loro sede originale, la Cappella della Beata Vergine del Santo Rosario nella Chiesa di Buguggiate.
Intorno alla teca in vetro che custodisce la statua della Madonna con il Bambino, questi piccoli dipinti di forma ottagonale, posizionati all’interno delle visibili cornici in stucco adornate di rose, impreziosirono la cappella sino al 1998, quando il parroco di allora le fece rimuovere per questioni di messa in sicurezza.
L’intervento di restauro, con parere positivo da parte dalla Soprintendenza di Milano, è stato reso necessario dalle precarie condizioni conservative delle opere; causa principale: la deformazione e le fratturazioni delle tavole lignee su cui poggiavano i dipinti. Questo problema ha provocato rilevanti allentamenti del supporto tessile con conseguenti sollevamenti della pellicola pittorica. Inoltre, tutta la superficie cromatica era pesantemente coperta e scurita da uno spesso strato di sporco costituito prevalentemente da depositi superficiali quali, polveri grasse, particellato aereo, nerofumo e vecchie vernici ormai ossidate, a cui si erano inglobati nel tempo depositi coerenti, determinando un complessivo appesantimento e ingiallimento della compagine, tanto da alterarne l’originale brillantezza, compromettendone la corretta lettura cromatica d’insieme.
I lavori, eseguiti dalle restauratrici Raffaella Bennati e Marisa Caravati, sono stati diretti dalla dottoressa Ilaria Bruno della Soprintendenza di Milano.
Mirabile sarà poter rivedere, nella loro dimora originale, questi meravigliosi dipinti databili alla prima metà del XVIII secolo

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Novembre 2019
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