Fondi all’asilo di Sciarè, “il Comune può darli, ecco come”

La lista civica La nostra Gallarate 9.9 con Rocco Longobardi chiede all'amministrazione di mettere a bilancio, come negli anni passati, il contributo alla scuola d'infanzia parificata

gallarate generico

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della civica “La nostra Gallarate 9.9” sulla vicenda dei fondi (non a bilancio) per la scuola d’infanzia Borgomanero di Sciarè di Gallarate

 

Come gruppo “La nostra Gallarate 9.9” presenteremo un emendamento per fare reinserire la cifra di 40.000 € in favore della scuola materna Borgomanero (non erogare il contributo farebbe aumentare la retta di circa 500 € annui a ciascuna delle 73 famiglie) in quanto, dopo esserci informati, riteniamo che si possono tranquillamente superare gli ostacoli che ci sono stati presentati dall’amministrazione in commissione bilancio.

È possibile concedere il contributo perché:
la legge regionale numero 31 del 1980 relativa al diritto allo studio è stata abrogata nel 2017 poiché la normativa era già disciplinata a livello nazionale.
La stessa regione Lombardia ha emesso, su sollecitazione dell’Anci e dei comuni, una circolare il 21 novembre 2018 n. 0534582 che fornisce a tutti i comuni della Lombardia chiarimenti in merito alla disciplina regionale sul diritto allo studio ordinario nel quadro dei principi stabiliti dalla legislazione statale e regionale (legge regionale n 19/2007)

La circolare chiarisce che la legge regionale 19 del 2007 articolo 7 c. 5, relativa al sistema educativo di istruzione formazione professionale, attribuisce ai comuni l’organizzazione della rete scolastica di primo ciclo e la definizione del piano dei servizi espressione delle specifiche esigenze educative e formative del territorio e della connotazione territoriale della domanda; alla luce di tale normativa ogni comune può dotarsi autonomamente di uno strumento di programmazione degli interventi per l’esercizio del diritto allo studio, come avveniva già in vigenza della legge regionale 31 del 1980 che è stata abrogata con l’unica precisazione che non sussiste più l’obbligo di trasmettere detto piano alla regione Lombardia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Novembre 2019
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