La lotta contro la violenza sulle donne inizia dalla sensibilizzazione

Serata a Caronno Pertusella dove si è tenuta la tavola rotonda ‘Dal silenzio all’azione’ dedicata al tema della violenza contro le donne, in occasione della ricorrenza della giornata internazionale il prossimo 25 novembre

Generico 2018

Venerdì 8 novembre, a Caronno Pertusella si è tenuta la tavola rotonda ‘Dal silenzio all’azione’ dedicata al tema della violenza contro le donne, in occasione della ricorrenza della giornata internazionale il prossimo 25 novembre. Gli assessori Barletta e Banfi hanno riunito attorno ad un tavolo e di fronte ad un pubblico le figure chiave che intervengono quando la vittima denuncia alle autorità una violenza subita. Al dibattito infatti erano presenti rappresentanti delle forze dell’ordine locali, l’assistente sociale di Caronno, avvocati e pedagogisti di diverse associazioni che operano nel saronnese.

Secondo l’Istat in Italia il 31,5% delle donne aventi tra i 16 e i 70 anni hanno subito nel corso della loro vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Quando si parla di ‘violenza contro le donne’, spesso si pensa prevalentemente alle forme di violenza più gravi, come lo stupro o il femminicidio. In realtà oggi la legislazione italiana disciplina diverse forme di violenza, dai cosiddetti reati spia come i maltrattamenti familiari, le percosse, lo stalking, gli atti persecutori, ai tipi di violenza psicologica ed economica fino alle violenze più gravi come la violenza sessuale o il femminicidio.

Rispetto a qualche decennio fa, quando il codice penale italiano prevedeva il delitto d’onore e il matrimonio riparatore, certamente sono stati fatti importanti passi in avanti. Lo scorso agosto il parlamento ha approvato una nuova legge in materia, il cosiddetto ‘Codice rosso’, che prevede tra le altre cose una corsia preferenziale per combattere la violenza contro le donne, con indagini più veloci.
Se dal punto di vista legislativo sono stati conseguiti degli importanti risultati, a livello sociale e culturale la strada da percorrere è ancora lunga. La violenza contro le donne risulta infatti essere innanzitutto una violenza di genere, che si alimenta in buona parte di stereotipi più o meno espliciti, pregiudizi e di un retaggio culturale che identifica nella differenza di genere una disparità di valore. È infatti molto indicativo il dato che riguarda la distribuzione delle forme più gravi di violenza; la maggioranza di esse sono esercitate da partner, parenti o amici (ISTAT 2014).

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È più rassicurante pensare al maltrattante come ad un alcolista, un disadattato, una mina vagante anziché ammettere un vero e proprio problema di natura sociale ed educativa.
Per combattere questo complesso fenomeno quindi, accanto ad un chiaro quadro legislativo e a tutti gli strumenti necessari per assistere le vittime una volta che hanno denunciato alle autorità, è di fondamentale importanza la prevenzione di queste forme di reato educando alla cultura di genere ed eliminando gli stereotipi e le radici culturali che le alimentano, con un particolare riguardo per la formazione delle nuove generazioni.
Se la prevenzione inizia dall’informazione, tanti sono gli eventi a cui partecipare durante il mese corrente, a partire dal prossimo 16 novembre, quando fino a fine mese sarà visitabile la mostra ‘Femminicidio’ presso il Municipio di Caronno Pertusella.

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Pubblicato il 10 Novembre 2019
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