La luce colorata di Enrica Borghi illumina piazza Garibaldi
A quindici anni dal 2004, rinasce una delle opere delle ZAT, Zone Artistiche Temporanee: una vetrata coloratissima che darà veste nuova all'austero Palazzo Minoletti
Tra tombini verdi come tracce di pollicino e ponti sull’Arno fatti di rami, quindici anni fa le Zat (Zone artistiche temporanee) a Gallarate furono un gran momento di arte condivisa, dentro la città. E a distanza di quindici anni “rinasce” una di quelle opere: quella di Enrica Borghi che illuminò, con una vetrata coloratissima e unica ne suo genere, le austere forme di Palazzo Minoletti.
L’inaugurazione dell’opera, inserita tra gli eventi di Duemilalibri, è in programma venerdì 29 novembre alle 17.30.
«L’arte torna in città – sottolinea l’assessore ai Musei Claudia Mazzetti – e lo fa con un richiamo a un passato e a una manifestazione che i gallaratesi (e non solo loro) apprezzarono moltissimo. L’impatto sarà notevole, così come notevole è il lavoro che si cela dietro questa imponente installazione, interamente realizzata con materiali di scarto e di riciclo. Abbiamo valorizzato l’importanza della tutela ambientale, mostrando come da un rifiuto può nascere un’opera d’arte>.
L’opera, conservata dal museo e interamente restaurata per l’occasione, è composta da un tendaggio trasparente e colorato, che prende la forma di una enorme vetrata fatta con fondi di bottiglia (oltre 1.400 quelli utilizzati). Il materiale è la plastica, colorata, tagliata e intrecciata tramite fascette anch’esse in plastica (foto 2004, dal sito dell’artista enricaborghi.com)
Da parte sua, l’assessore alla Cultura Massimo Palazzi evidenzia il grande lavoro di squadra con il quale si è arrivati alla realizzazione del progetto: «È stata una vera e propria azione collettiva, che ha visto coinvolti studenti e volontari del territorio. Una bellissima e proficua forma di collaborazione, che già in precedenza aveva portato risultati, sulla quale insisteremo». Insieme alla artista, al museo e all’amministrazione comunale (assessorati ai Musei e alla Cultura) hanno collaborato Lions Club Gallarate Seprio; Orsini Collezioni; gli studenti della classi terze F2 del Liceo Artistico, Musicale e coreutico “Candiani – Bausch” di Busto Arsizio.
«Al MaGa, all’artista Enrica Borghi e tutti coloro che hanno dato il loro apporto – terminano gli assessori Mazzetti e Palazzi, va il ringraziamento del sindaco e dell’amministrazione. E a tutti loro diamo l’arrivederci alla prossima “installazione corale”».
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