Ladri all’asilo: rubati computer, macchine fotografiche e i soldi delle rette
I ladri sono entrati nel fine settimana alla scuola per l'infanzia "Gaetano Buzzi", abbandonando poi il grosso martello usato per spaccare la porta
Bruttissima sorpresa per educatrici, famiglie e bambini della scuola per l’infanzia “Gaetano Buzzi” di Clivio, che questa mattina hanno trovato la scuola svaligiata dai ladri.
I ladri sono entrati nel fine settimana, spaccando una porta, hanno rovistato ovunque per cercare denaro e oggetti di valore e se ne sono andati lasciando nella scuola il grosso martello usato per spaccare le porte, e portandosi via due macchine fotografiche, un computer e soprattutto le rette appena pagate dai genitori.
«Un bruttissimo episodio, queste persone hanno violato un luogo che per me è sacro, la scuola dei bambini più piccoli- dice l’ex sindaco di Clivio Ida Petrillo, membro del consiglio di amministrazione della scuola – Un danno economico pesante per la nostra piccola scuola, perché anche se non hanno fatto vandalismi hanno spaccato le porte per entrare e hanno portato via comunque cose di valore e le rette».
La scuola per l’infanzia – che ospita una settantina di piccoli, suddivisi in due sezioni e in una sezione primavera – oggi è rimasta chiusa, sia per permettere ai Carabinieri di fare i rilievi necessari per le indagini, sia per dare modo di sistemare tutto e pulire a fondo gli spazi frequentati dai bambini.
«Ringrazio le dipendenti e anche i genitori, tutti estremamente comprensivi e dispiaciuti per l’accaduto. Domani la scuola riaprirà regolamente alle 7 e accoglieremo come sempre genitori e bambini con il sorriso sulle labbra».
Nell’area dell’asilo sono installate delle telecamere e ora si spera di poter ricavare immagini utili alle indagini: «Facciamo un appello – conclude Ida Petrillo – Se qualcuno ha visto qualcosa di strano nei giorni tra sabato e domenica può riferirlo a noi o alle forze dell’ordine. Visto quello che è successo speriamo anche di riuscire a dotare la scuola di un sistema di allarme collegato alla rete della pubblica sicurezza».
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