L’importanza della ritualità: le opere di Alice Secci alla Ghiggini

E’ un omaggio ai piccoli gesti quotidiani e alle tradizioni varesine la mostra dell’artista veneta

Arte - Mostre

La Galleria Ghiggini di Varese presenta sabato 23 novembre alle 17.00 la mostra di Alice Secci dal titolo “Ritualia” con l’esposizione di una sequenza di miniature che cristallizzano gesti abituali come il caffè del lunedì, il caos del traffico, le festività natalizie oppure tutta una serie di consuetudini nelle quali ci ritroviamo spesso a essere comparse involontarie.

“Ritualia” è anche un omaggio alle tradizioni varesine più sentite come il falò di Sant’Antonio e il rito del faro in San Vittore. Le opere di Alice Secci colpiscono innanzitutto per il formato, i 25 pezzi in mostra non superano le dimensioni di 16×20 centimetri ciascuno, ma anche per la qualità di esecuzione caratterizzata da una pennellata precisa attraverso la quale tende a definire maniacalmente ogni dettaglio. I lavori sono raccolti nel catalogo edizione GHIGGINI e la pubblicazione è arricchita da un testo di Mario Chiodetti oltre che abbinata a una stampa tratta dal disegno originale dell’artista dedicato al falò di Sant’Antonio. “Ritualia” è la seconda mostra a Varese della giovane artista veneta Alice Secci (Mestre 1987), diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, e segue il progetto “Non è come dirlo” che Alice, in qualità di vincitrice della

XIII edizione del Premio GhigginiArte giovani, ha potuto presentare in galleria nel 2014.

Scrive Mario Chiodetti «La banalità del quotidiano, il caos sistematico del nostro vivere, aggrappati a divoranti tecnologie, l’affastellarsi di corpi umani in luoghi chiusi come all’aperto, il dramma degli animali negli allevamenti intensivi, sono il combustibile per la pittura d’inchiesta di Alice Secci, che denuncia i mali della modernità con l’occhio del fotoreporter, regalandoci “diapositive” su tavola colme di dettagli e interrogativi. È un’umanità cristallizzata, quella dell’artista di Mestre, fissata dal colore e sorpresa nei gesti abituali, movimenti che magari non ci accorgiamo nemmeno di compiere, ma che rivisti dipinti ci spiegano la distorsione del nostro vivere, paralizzati nel traffico delle città, in code infinite all’aeroporto o negli uffici pubblici, pigiati nelle tribune di uno stadio oppure spiaggiati come balene morenti, sotto l’illusoria protezione di ombrelloni e creme solari».

Inaugurazione: sabato 23 novembre, ore 17.00

Galleria GHIGGINI 1822

24 novembre – 11 gennaio 2020

Orario: da martedì a domenica 10-12.30/16-19

Catalogo digitale: www.ghiggini.it

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Pubblicato il 22 Novembre 2019
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