Nel futuro del centrodestra Forza Italia è un’incognita

Cosentino e Clerici parlano di centrodestra a Traino Leghista con Varese Ideale alleata. Esposito (FI): «Io sarò sempre nel centrodestra. Forza Italia non lo so»

Generico 2018

Gli esponenti di Varese Ideale chiamano «cugini» quelli della Lega. Ma nel giorno del rientro in consiglio comunale di Stefano Clerici, subentrato dopo le dimissioni di Paolo Orrigoni, a testimoniare il passaggio c’erano anche gli “ex fratelli maggiori” di Forza Italia, tra cui Domenico Esposito (foto), consigliere comunale campione di preferenze, ben 343, all’ultima tornata elettorale.  Durante la conferenza stampa, il consigliere regionale Giacomo Cosentino e lo stesso Clerici hanno più volte parlato delle prossime elezioni comunali. Un riferimento quasi obbligato considerato che il comitato elettorale di Varese Ideale si è già messo in moto. «Non vogliamo candidati calati dall’alto – ha detto Cosentino – e tantomeno ritrovarci a scegliere all’ultimo momento. La presentazione del comitato con la presenza di Fontana ci dà una grande forza, noi siamo già pronti per tornare a governare Varese e l’asse con Ragione Lombardia è strategico».

«Non è una questione di genere – ha aggiunto Clerici, riferendosi alle indiscrezioni di una possibile candidata donna per il centrodestra -Noi vogliamo una persona credibile, competente e soprattutto empatica, cioè capace di comunicare con le persone e arrivare al loro cuore».

Alla domanda da chi sarà composta la coalizione del futuro centrodestra a Varese e se comprenderà anche Forza Italia, sia Cosentino che Clerici hanno rimarcato che per ora la coalizione «è a traino leghista» con la lista Varese Ideale e Fratelli d’Italia alleati e che «il resto va pensato da zero». Il resto si chiama Forza Italia ed Esposito, rimasto fino alla fine della conferenza stampa, sentendosi chiamato in causa ha così replicato: «Io ho una sola certezza: sarò sempre nel centrodestra. Forza Italia non lo so».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 26 Novembre 2019
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