Come si può fare una “rivoluzione copernicana” con duemila euro?

I dubbi di Progetto Democratico sulla strategia culturale rivendicata dall'assessore Orlando. "In cinque mesi nessun evento organizzato dall'amministrazione, a rilento anche il confronto con le associazioni"

141Tour Samarate

«Come si può fare una “rivoluzione copernicana” nella cultura con duemila euro?». È la domanda, quasi stupita, che pone Rossella Iorio, consigliera di Progetto Democratico, di fronte ai propositi dell’assessore Maura Orlando.

Rispondendo alle critiche per la scarsità di fondi messi a disposizione dall’amministrazione, la delegata alla cultura ha replicato annunciando un approccio tutto nuovo sulla cultura, che vada oltre il solo patrocinio degli eventi, che avrebbe caratterizzato fin qui la politica culturale samaratese. Con una certa ambizione Orlando – affiancata da Enrico Ossola – ha parlato appunto di «rivoluzione copernicana».

«Non è l’assessore, il problema» chiarisce Iorio, dalle file della minoranza. «Il problema è la scelta politica dell’amministrazione, di nominare un assessore mettendo intanto a bilancio fondi che neppure pareggiano la spesa per l’indennità. Anche rispetto alle critiche fatte al lavoro fatto da Alessandra Cariglino e alla concessione di patrocini, vien da pensare che sia difficile cambiare qualcosa con duemila euro. Si parla di rapporto con le associazioni? Pensare di fare cultura senza avere fondi, anche confidando nelle associazioni, è impossibile: servono le sale che hanno un costo, serve sostenere la divulgazione delle iniziative. Tutte cose che richiedono anche un impegno economico».

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E non solo. Iorio mette in luce anche le difficoltà nell’azione di coordinamento che – insieme al sostegno diretto – spesso è una delle funzioni della politica locale in campo culturale. «Pensiamo ai 3mila per le Notti bianche: ci sarebbe piaciuto sapere avere risposte sugli accordi con i commercianti, abbiamo atteso la convocazione di una commissione ma non abbiamo ricevuto risposte. Ribadiamo la disponibilità a una nuova seduta di aggiornamento. Ben venga una “casa delle associazioni” al Montevecchio una volta chiusa la Fondazione, ma nel frattempo sta all’assessore mettere insieme le associazioni: a noi risultano due incontri, la stessa assessore ammette di aver parlato con alcune associazioni. E in cinque mesi a noi non è stato riferito di alcuna iniziativa promossa direttamente dall’amministrazione. Poi: se le associazioni si muovono su proprie iniziativa è un bene, ma non lo fanno certo con un contributo dell’amministrazione. Nel frattempo la mozione di Forza Italia per una sala civica per associazioni è stata rifiutata».

Infine, quasi stupita è la replica di Iorio all’argomentazione “nazionale” portata da Orlando e Ossola, che hanno criticato il centrosinistra per la sua politica fatta a Roma. «Parlano di sinistra al governo per quindici anni di fila: non so a che pianeta ci si stia riferendo… In undici anni il centrosinistra ha governato cinque anni, dal 2013 al 2018. E in quel periodo si sono investiti 500milioni per la cultura, sono nate le domeniche gratuite nei musei, per esempio».

Sia detto a margine: una replica che sposta l’attenzione da Samarate a Roma è forse un po’ forzata, non fosse altro perché in ogni caso il contesto in cui il Comune di Samarate opera è lo stesso di migliaia di altri Comuni di medie dimensioni, con le stesse regole. Comunque: con quattro anni e mezzo di fronte l’amministrazione Puricelli ha tempo per far emergere la sua politica anche sulla cultura.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 22 Novembre 2019
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