“Sul Palio degli asini accuse infondate”

L'Associazione Rama di Pomm replica agli animalisti sul "caso" della corsa degli asini a Gallarate

Rama di Pomm 2019

Riceviamo e pubblichiamo la replica dell’Associazione Rama di Pomm sul “caso” della corsa degli asini che chiude il Palio di Gallarate

 

L’Associazione Rama di Pomm, lette le dichiarazioni del sig. Paolo Moncavero – responsabile del Movimento Centopercentoanimalisti – in relazione alla gara conclusiva del Palio de “La Rama di Pomm”, che si disputerà Domenica 17 Novembre, evidenzia quanto segue:
non si tratta di una corsa ma di una passeggiata in cui quattro asini, montati a pelo come previsto dalla vigente normativa, vengono condotti a percorrere un percorso circolare del tutto privo di ostacoli per la durata di otto minuti.

Il Palio ha posto da sempre attenzione alla salvaguardia degli animali tanto che qualsiasi sistema atto a dare nucumento è stato vietato da decenni, e cioè da ben prima che entrasse in vigore una normativa in materia, e sempre da anni si è deciso di spostare la gare da via Tiro a Segno – in cui si svolgeva su asfalto cosparso di segatura – all’Area Verde Comunale di via Pacinotti in cui gli animali passeggiano su terriccio e erba.

Il percorso e le modalità della gara sono approvate sia dal Comune di Gallarate, tramite anche la Commissione di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli a cui partecipa un tecnico FISE, che dall’ATS Insubria Sezione Veterinaria che invia un proprio rappresentante a monitorare gli animali e la gara.

L’Ordinanza Ministeriale prevede di montare a pelo ma nulla dice sul montare l’animale sul dorso o in groppa in quanto è impossibile controllare il movimento del fantino sulla schiena dell’animale a causa proprio della mancanza di alcun tipo di ancoraggio – sella/staffe -. Ovviamente i fantini tendono a montare gli asini sulla parte posteriore della schiena e non nella zona dorsale proprio per agevolare la camminata dell’animale.

In loco rimane presente il mezzo adibito al trasporto degli animali su cui gli stessi possono essere immediatamente ricollocati in caso di reale disagio e nel magazzino comunale posto a dieci metri dal percorso è comunque possibile isolare gli animali qualora fossero stressati dalla presenza del pubblico che, in realtà, è composto perlopiù da famiglie con bambini che accolgono festosamente gli asini nutrendoli con le mele distribuite al termine di una gara precedente.

Tutto ciò premesso, l’Associazione Rama di Pomm respinge al mittente le accuse infondate fatte da una persona che, per sua stessa ammissione, dice di non aver assistito di persona al Palio, e diffida il Movimento Centopercentoanimalisti dal reiterare simili falsità riservandosi di tutelare la propria immagine nelle sedi più opportune, anche penali, laddove venga ravvisato il reato di calunnia e/o di diffamazione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Novembre 2019
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